Imprese torinesi: migliora la capacità competitiva, consolidate le aspettative
Licia Mattioli: "Per la nostra area è certamente importante la crescita a due cifre del mercato automotive"
Si registra un sensibile consolidamento delle aspettative a seguito dell’indagine congiunturale trimestrale realizzata dall’Unione Industriale di Torino su un campione di circa 400 aziende associate. La grande maggioranza delle imprese manifatturiere e dei servizi ha chiuso lo scorso esercizio con un bilancio favorevole: fatturato in crescita, risultato economico positivo, investimenti in aumento, indebitamento in riduzione.
“I risultati della nostra indagine sono confortanti, forse più di quanto fosse lecito attendersi in un contesto globale non brillante - commenta la Presidente dell’Unione Industriale di Torino, Licia Mattioli -. Le valutazioni delle nostre imprese sembrano riflettere un recupero strutturale della capacità competitiva della nostra economia, attraverso il rilancio della domanda interna e la buona tenuta dell’export. Probabilmente anche le riforme avviate dal Governo in questi mesi hanno contribuito ad alimentare la fiducia. Inoltre per la nostra area è certamente importante la crescita a due cifre del mercato automotive. In prospettiva, nei prossimi mesi possiamo attenderci una forte spinta da parte della politica monetaria dopo le decisioni di Draghi; viceversa, preoccupa la debolezza strutturale dell’Europa sul piano politico. Senza un deciso rilancio di politiche europee forti, il nostro Paese non potrà consolidare la ripresa”.
Nel comparto manifatturiero, migliorano soprattutto le attese sugli ordini; restano espansive le previsioni sulla produzione e aumenta ulteriormente il tasso di utilizzo degli impianti. Si conferma la crescita delle esportazioni; si rafforzano sensibilmente le previsioni sull’occupazione. Cala ancora il ricorso alla CIG; stabili gli investimenti, ancora al di sotto della media storica. In riduzione i ritardi nei pagamenti. Infine migliora anche la redditività: l’indicatore ha un valore positivo per la prima volta da quando viene rilevato (2013).
Anche nel settore dei servizi, gli indicatori fanno registrare decisi progressi rispetto ai mesi scorsi. I saldi su produzione e ordini guadagnano oltre 10 punti; le previsioni sui livelli occupazionali rimangono favorevoli, il ricorso alla CIG resta marginale. Migliora anche la redditività.
