rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Confusione sulla vendita Gtt: ai privati solo il 49% o l'80%?

Il proposito iniziale di vendere quote pari al 49% del totale sembra destinato a cambiare. Si parla di una vendita dell'80% anche se per il momento non arrivano conferma dalla Giunta comunale

Ormai da oltre un anno si parla di vendita della Gtt. La quota di cui si è sempre parlato è del 49%, ma da qualche giorno si è alzata vertiginosamente, salendo fino all'80%. Sembra che il Comune di Torino abbia cambiato la propria idea per trovare più acquirenti interessati al gruppo che gestisce il trasporto pubblico torinese. Cifra che però la Giunta di Fassino non ha voluto confermare, anche se le parole dell'assessore con delega alle Partecipate, Giuliana Tedesco, lasciano intravedere ampi margini di cambiamento rispetto alla vendita di quote minoritarie.

"C'è grande attesa per la cessione di una quota di maggioranza di Gtt - afferma l'assessore Tedesco - mentre non è di particolare interesse l’acquisizione di una quota di minoranza da parte dei gruppi sondati da un’indagine di mercato". Poi la spiegazione delle parole che lasciano comunque il dubbio: "Allo stato attuale non c'è alcun atto deliberativo che preveda la cessione di una quota di maggioranza di Gtt - ha sottolineato -. La vendita di un pacchetto di minoranza di Gtt, sulla base di un'indagine di mercato commissionata a una nota società di advisory non è risultata particolarmente appetibile dai gruppi consultati, mentre c'è una maggiore attesa per la cessione di una quota maggioritaria".

L'unica società interessata al 49% di Gtt sarebbe Trenitalia che già lo scorso anno fece un'offerta giudicata però troppo bassa. Mentre il tempo stringe e la fine dell'anno si avvicina, la Giunta comunale sta ragionando sulle linee emerse dall'indagine, approvando lo scorporo dei parcheggi e di alcuni stabili dalla vendita societaria.

Il tentennamento però non sta piacendo affatto al Consiglio comunale. Quello che preoccupa, come successe d'altronde dodici mesi fa, è il patto di stabilità. "Dite cosa volete fare e facciamolo in fretta perché la Città non può uscire di nuovo dal patto di stabilità  - osserva Fabrizio Ricca della Lega Nord -. Dietro la sigla Gtt c’è un mondo di lavoratori che hanno bisogno di certezze". Polemica anche Chiara Appendino del Movimento 5 Stelle: "A me sembra strano che non ci sia alcun soggetto interessato al 49% di Gtt. Sulla vendita del 49% di Gtt si era già espresso chiaramente questo Consiglio comunale, a giugno, con la motivazione della necessità di mantenere il controllo pubblico su un servizio essenziale". Di diverso avviso invece il capogruppo del Pdl, Andrea Tronzano: "Noi fin dall’inizio abbiamo dichiarato che si doveva vendere tutto quello che si poteva, 80% e oltre. Gtt deve essere patrimonio non soltanto pubblico ma in maggioranza privato. Secondo noi - spiega Tronzano -, a fronte di una diminuzione degli investimenti pubblici per carenza di risorse, si possono pianificare operazioni industriali di investimento e di miglioramento dei trasporti e di salvaguardia dell’occupazione solo grazie all’ingresso dei privati".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Confusione sulla vendita Gtt: ai privati solo il 49% o l'80%?

TorinoToday è in caricamento