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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Mirafiori Nord

Torino candida Mirafiori ad ospitare la gigafactory di batterie Stellantis

Dopo Francia e Germania, sotto la Mole potrebbe nascere il terzo sito europeo

La Sala Rossa candida Mirafiori a ospitare la gigafactory di batterie Stellantis. Ieri, 31 maggio, è infatti stata approvato all'unanimità un ordine del giorno la cui prima firmataria è stata Eleonora Artesio (Torino in Comune), per il sostegno e la salvaguardia dell'automotive.  Per Stellantis - nato dalla fusione tra Fca e Psa -, dopo Francia e Germania, Torino sarebbe il terzo sito per la produzione di batterie: una location di assemblaggio di accumulatori strategico vista la vicinanza con la fabbrica  dove viene anche prodotta la Fiat 500 elettrica e dove, qualche anno fa, è nato un polo specializzato. 

La terza gigafactory in Europa

Il documento approvato in Consiglio comunale auspica un ruolo attivo dello Stato Italiano su investimenti e salvaguardia dell’occupazione nel settore (lo Stato francese ha una partecipazione del 6,2% nell’azionariato di Stellantis), anche a fronte del prestito concesso a Fca per lo sviluppo e la qualificazione degli investimenti, e candida Torino a ospitare la gigafactory di batterie che il gruppo Stellantis dovrebbe collocare in Europa entro la fine dell’anno.

"La candidatura - si legge nell'ordine del giorno - potrebbe avvalersi delle competenze scientifiche e delle professionalità esistenti nonché della vocazione e del saper fare del territorio, dalle Università alle imprese, alle lavoratrici e ai lavoratori impiegati".

Si esprime inoltre la volontà di implementare un piano cittadino per la produzione di energia elettrica tramite il fotovoltaico e di progettare la infrastrutturazione del territorio con paline di ricarica per la mobilità con veicoli elettrici e di avviare una concertazione per un diverso utilizzo delle aree di Mirafiori che potrebbero ospitare la gigafactory, ma anche rappresentare un valore di interlocuzione nei confronti di Stellantis.

Il peso del settore automotive

Come ha affermato in aula Artesio, il Consiglio Comunale dello scorso 28 aprile ha confermato il peso che il distretto dell’automotive riveste per la città e per il Piemonte intero: solo nella componentistica sono attive 736 imprese. "Abbiamo la responsabilità – ha dichiarato l'esponente di Torino in Comune – di accompagnare la riconversione del settore all’insegna della sostenibilità e di evitare il depauperamento delle competenze presenti sul territorio. Il tema della fabbrica di batterie – ha concluso – può diventare essenziale e occorre quindi capire se, sfruttando il Recovery Fund, Stellantis collocherà a Torino il distretto delle batterie: dalla ricerca e progettazione allo smaltimento".

La sindaca Chiara Appendino ha ringraziato Artesio e i colleghi consiglieri che hanno firmato l’atto, ma ha espresso la sua preoccupazione per il fatto che buona parte delle risorse del Recovery Fund potrebbe essere messa a bando: “Occorre fare rete con tutti gli interlocutori del territorio – ha dichiarato – per favorire la nascita di un ecosistema dell’elettrificazione a Torino”.

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