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Economia Riva Presso Chieri

La Ventures è fallita, i 400 lavoratori di Ex Embraco rischiano di rimanere anche senza cassa integrazione

Le istituzioni si mobilitano

Non c'è pace per i lavoratori di Riva di Chieri. E' stato decretato dal Tribunale di Torino, il fallimento della Ventures, la società che ha rilevato la ex Embraco e il cui progetto era stato selezionato dal Mise per la reindustrializzazione dello stabilimento. Come curatore fallimentare è stato nominato Maurizio Gili. L’udienza per l’esame del passivo è stato fissato per il 18 dicembre del 2020. E ora per i 400 dipendenti dell'azienda le speranze si affievoliscono e la situazione si fa davvero difficile. La decisione, maturata dopo un'indagine della Procura di Torino e della Guardia di Finanza, azzera quanto fatto finora e mette a repentaglio gli ammortizzatori sociali per i dipendenti che avrebbero dovuto proseguire fino all’autunno

"Contatteremo il curatore fallimentare - hanno commentato il governatore del Piemonte, Alberto Cirio e l'assessore al Lavoro, Elena Chiorino - per confrontarci e accelerare il più possibile una richiesta di Cassa integrazione per cessazione, che consentirebbe ai più di 400 lavoratori della Ventures, di poter contare su una tutela reddituale. Allo stesso tempo, la Regione metterà a disposizione tutti gli i suoi strumenti per sostenere i lavoratori. Come un’accurata analisi delle competenze, orientamento e formazione. Il tutto finalizzato ad un rapido reinserimento nel mondo del lavoro". 

Anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino ha commentato: "La dichiarazione di fallimento della Ventures da parte del Tribunale di Torino colpisce duramente i lavoratori della Ex-Embraco e le loro famiglie. Vittime di una crisi industriale che, come Città, abbiamo seguito da vicino. Esprimo loro la mia vicinanza. Sarà mia cura sensibilizzare il Mise affinché convochi un incontro urgente con tutte le parti coinvolte".

Ed è univoca la reazione di Fim, Fiom, Uilm e Uglm di Torino che parlano di una "decisione purtroppo attesa" e che ora chiedono al Mise la convocazione di un tavolo urgente per trovare una soluzione per le 400 famiglie coinvolte "che oltre al danno del fallimento, potrebbero subire anche la beffa di restare senza cassa integrazione".

La vicenda in poche righe

Nel gennaio 2018 la ex Embraco era nelle mani del gruppo Whirlpool che aveva deciso per la chiusura e la delocalizzazione della fabbrica, con il conseguente licenziamento degli oltre 500 lavoratori. Con il passaggio a Ventures, nel marzo 2018, si era aperto qualche spiraglio poichè il programma prevedeva il rientro di quasi tutti i dipendenti, pur preventivando un centinaio di uscite incentivate. L'inizio di produzione di robot pulitori di pannelli fotovoltaici, bici elettrice e distributori di bevande era previsto a partire da gennaio 2019 ma non ha mai visto la luce e nel frattempo c'è stato lo smantellamento di tutti i macchinari presenti nello stabilimento. La mobilitazione dei dipendenti, con scioperi e manifestazioni, è partita da settembre 2019 


 

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