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Piemonte, 4.500 piccole e medie imprese a rischio crisi: sono il 42% del totale

L'assessora regionale al Lavoro, Elena Chiorino, ha spiegato che si deve intervenire prima che sia troppo tardi e per questo è stata lanciata una nuova misura di sostegno

Il 42% delle piccole e medie imprese piemontesi sono vulnerabili o a rischio crisi aziendale, un dato allarmante dal quale la Regione Piemonte è voluta partire per studiare una nuova misura di sostegno a queste realtà produttive. 

In Piemonte le piccole è medie imprese sono 10.720, il 30% di queste è in una situazione di vulnerabilità economica mentre il 12% è a rischio. Si parla in totale di circa 4.500 aziende che potrebbero rischiare di chiudere o di essere costrette a ridimensionarsi per sopravvivere. 

Pensando a queste è stato presentato oggi - martedì 20 giugno - dall'assessora regionale al Lavoro, Elena Chiorino, un provvedimento di sostegno alle imprese della capacità economica di 1.000.000 di euro finanziato da Finpiemonte. "Lo abbiamo fortemente voluto per aiutare e supportare le piccole e medie imprese sia a prevenire le crisi, sia a rilanciarsi e rinnovarsi rispetto ai mutamenti del mercato", ha spiegato l'assessora. 

"La politica deve creare misure a supporto della capacità imprenditoriale perché così abbiamo lavoro, diminuiamo la spesa sociale potendola ottimizzare su chi ne ha bisogno. Questo crea un circolo virtuoso e non il rischio di desertificazione delle imprese", ha poi aggiunto.

Il provvedimento offrirà alle imprese che aderiranno al bando - c'è tempo fino al 13 ottobre - la consulenza di esperti che possano supportare l'impresa e l'imprenditore a muoversi nel mercato in cui si trova. Per farlo sono state attivate collaborazioni nel torinese con l'Unione Industriale di Torino e l'Associazione Piccole e Medie Imprese che metteranno a disposizione i propri esperti per valutare i piani aziendali, i piani economici finanziari e per percorsi di tutoraggio. 

"Intervenire in una situazione di pre crisi è importante per evitare le ripercussioni che questa potrebbe avere. Noi vogliamo lavorare a prevenire tutto questo. E laddove riuscissimo anche a supportare la competitività", ha concluso Chiorino. 

Su Torino questa misura potrebbe aiutare le imprese dell’automotive a riorganizzarsi pensando nuove strategie di mercato, ha fatto notare Fabio Schena di Api Torino. 

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