Lavazza disdice il contratto integrativo per i lavoratori di Settimo
L'azienda annuncia ai sindacati di voler trovare un nuovo accordo al più presto per adeguare tutti i processi industriali al contesto di mercato. Si punterà su una flessibilità produttiva per rispondere al mercato
Lavazza ha intenzione di disdire l'attuale contratto integrativo aziendale per i lavoratori di Settimo Torinese e di costituirne uno nuovo al più presto. La notizia è stata data ai sindacati durante un incontro tenutosi questa mattina e poi ufficializzata in un comunicato stampa.
L'obiettivo dell'azienda fondata a Torino nel 1895 è quello di applicare a Settimo Torinese lo stesso modello organizzativo già adottato negli stabilimenti di Gattinara (Vercelli), Verres (Aosta) e Pozzilli (Isernia). Il risultato sarebbe da raggiungere con "un costante confronto con i rappresentanti dei lavoratori e con un dialogo aperto sulle problematiche avanzate dal personale".
Il cambiamento che si prospetta per la Lavazza di Settimo Torinese dovrebbe consentire di adeguare tutti i processi industriali al contesto di mercato, radicalmente mutato in pochi anni a causa della crisi economica internazionale, grazie ad una maggiore flessibilità produttiva in grado di rispondere alle esigenze di mercato, ad un'organizzazione del lavoro che permetta di investire sulla professionalità e polivalenza del personale e a strumenti di misurazione della performance che premino il personale in funzione dei risultati raggiunti.
"Si tratta di elementi organizzativi ben noti nell'industria alimentare e imprescindibili per il futuro di Settimo Torinese - specifica l'azienda nel comunicato -. Lo stabilimento dovrà avere un ruolo primario nell'ambito del Gruppo, il quale intende mantenere l'Italia al centro delle proprie produzioni".