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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Standard & Poor's prevede un abbassamento del rating a Torino

La società di ricerche finanziarie modifica l'outlook del capoluogo piemontese da stabile a negativo. A rischio dunque il rating che potrebbe essere declassato se le previsioni fossero giuste

Negli scorsi giorni era arrivato il declassamento dell'Italia da parte della Standard & Poor, la società che realizza ricerche finanziarie e analisi su titoli azionari e obbligazioni. Colpevole la crescita lenta del governo e la fragilità che sta dimostrando. Quella A+ data al nostro paese significa che chi ci governa, secondo S&P convince sempre meno.

Ma la notizia di oggi riguarda il declassamento non solo per il governo, ma anche per le città e province italiane. Sono 11 in totale quelle declassate dalla Standard & Poor, e tra queste figura anche Torino. A peggiorare non è tanto il debito a lungo termine, in cui è stata confermata la A, ma è l'outlook ad essere passato da stabile a negativo. L'outlook è un previsione di cosa potrebbe succedere al rating di una data località. In questo caso, secondo S&P Torino subirà un abbassamento dello stesso.

PIERO FASSINO Con l'abbattimento del rating, gli enti locali - dice il primo cittadino di Torino - dopo il taglio delle risorse saranno esposti anche all'ulteriore prezzo di un costo del danaro più alto con evidente penalizzazione sia sugli investimenti sia sull'erogazione di fondamentali servizi ai cittadini". Per Fassino "a maggior ragione adesso è assolutamente urgente e indispensabile che si apra un tavolo tra Regioni, Comuni, Province e il Governo, sia per la revisione del patto di stabilità sia per l'adozione di misure correttive al decreto governativo".

PAOLA AMBROGIO (PDL) "Le politiche finanziarie fallimentari, applicate da Chiamparino prima e da Fassino ora, stanno trascinando la nostra Città nel baratro del debito. Le agenzie di rating internazionali - dice Ambrogio - sottolineano come criterio di criticità non solo l'elevato tasso debitorio di Palazzo Civico, ma soprattutto la poca credibilità delle misure di rientro. Insomma, non viene bocciata tanto la situazione nefasta delle casse comunali, ma, soprattutto, la politica di rientro di Fassino che pare aver perso il bandolo della matassa: non a caso il primo bilancio proposto in Commissione ha ricevuto una severa bocciatura, evidenziando crepe interne all'eterogenea coalizione ormai non più colmabili".

ALBERTO MUSY (NUOVO POLO) "La revisione da stabile a negativo dell'outlook di Torino è figlia del taglio del rating e del momento di crisi dell'intero Paese". Così Alberto Musy, capogruppo in Consiglio Comunale di Alleanza per la città verso il Nuovo Polo, commenta la decisione comunicata oggi dall'agenzia di rating Standard & Poor's. "A questo punto - prosegue Musy - il Comune di Torino deve dire chiaramente come intende valorizzazione il proprio patrimonio di partecipate per ridare tranquillità ai creditori e ai cittadini".

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