I tre data center piemontesi che veranno lanciati da Intesa Sanpaolo, Google e Tim genereranno sul territorio piemontese circa 1.7 miliardi di euro di impatti economi e 30mila nuovi posti di lavoro. I data center saranno a Rivoli, Moncalieri e Settimo Torinese. 

A stabilirlo è una ricerca condotta dall'Università degli studi di Torino dal titolo "L’impatto economico ed occupazionale dei Data Center di Torino". Dallo studio emerge che la digitalizzazione del tessuto produttivo riconducibile ai Data Center genererà circa 1,7 miliardi di euro in Piemonte e circa 30.000 nuovi posti di lavoro grazie all’effetto combinato tra gli investimenti e la maggiore produttività delle imprese che migreranno verso i nuovi servizi digitali. 

Complessivamente, il solo investimento per la costruzione e il funzionamento dei tre Data Center genererà benefici economici per 1,3 miliardi di euro e la creazione di circa 21.000 nuovi posti di lavoro. A questi si aggiungono ulteriori 400 milioni di euro generati dalla maggiore produttività e dalla maggiore spesa in servizi tecnologici da parte delle imprese, da cui si stima derivino altri 4.000 - 7.000 nuovi posti di lavoro.

"Emerge un'immagine del Piemonte in chiaro oscuro", spiega il professor Francesco Ramella dell'Università di Torino, "Questa è una Regione che ha un grosso passato industriale che predispone per la digitalizzazione". Due però sono gli elementi di fragilità del territorio: siamo molto indietro per quanto riguarda la formazione di capitale umano avanzato; fragili nella digitalizzazione di servizio come marketing e comunicazione con i clienti. "Digitalizzazione è una di quelle sfide che vanno accolte", conclude il professor Ramella, "Non basta però investire nelle tecnologie per rilanciare lo sviluppo. Non si crea un'economia digitale se non siamo in grado di creare una società digitale".