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"L'affitto di un monolocale? 25 € al mese". E' la rivincita degli inquilini

Con l'entrata in vigore del decreto legislativo del 7 aprile scorso sulla cedolare secca, è possibile denunciare i proprietari che evadono il fisco: sono già una ventina gli affittuari torinesi che hanno scoperto di poter risparmiare montagne di soldi e si sono rivolti al Sunia

Affitti in nero e canoni mensili carissimi? E' scattata la rivincita degli inquilini. Con l'entrata in vigore del decreto legislativo del 7 aprile scorso sulla cedolare secca, è possibile denunciare i proprietari che evadono il fisco, registrando il proprio contratto di locazione con un canone pari a tre volte la rendita catastale dell'immobile, notoriamente più bassa rispetto alla media degli affitti.

Dev'essere questa la molla che ha fatto scattare i cittadini più attenti che si stanno destreggiando in questi giorni tra la burocrazia degli uffici dell'agenzia delle entrate: dal 6 giugno 2011 infatti la registrazione dei contratti d'affitto non è più esclusiva dei proprietari, ma possono farla anche gli inquilini, presentandosi agli sportelli dell'agenzia delle entrate e registrando il proprio contratto di locazione in uno con la durata di 4 anni più 4.

25 EURO AL MESE PER UN MONOLOCALE - Carte alla mano, sono già una ventina gli affittuari torinesi che hanno scoperto di poter risparmiare montagne di soldi e si sono rivolti al Sunia (il sindacato unitario nazionale degli inquilini ed assegnatari) per chiedere assistenza, con buona pace dei loro proprietari di casa che non potranno far altro che prendere atto delle nuove condizioni.

IL PRIMO CASO - La lettera della prima inquilina torinese, indirizzata al proprietario di casa, è stata inviata in questi giorni e contiene una richiesta di regolarizzazione del contratto d'affitto, tramutandolo in uno di durata di 4 anni più 4 con un canone che dai 280 euro precedenti per un monolocale si abbasserà a 25 euro mensili. Un bel guadagno che porterà la signora torinese a risparmiare più di 3.000 euro l'anno.

EVASIONE FISCALE - L'evasione fiscale nel settore delle rendite immobiliari non è cosa da poco, le ultime analisi in Italia parlano di una percentuale pari all'83,7%, cifre da capogiro che, se recuperate, potrebbero rimpinguare le casse statali, in questi mesi particolarmente a secco. “Il fenomeno degli affitti in nero emergerà pian piano nelle prossime settimane, proprio grazie alle denunce degli inquilini – dichiara Sergio Contini, segretario provinciale del Sunia di Torino – Auspichiamo controlli più serrati da parte dell'agenzia delle entrate, per lo meno a fronte delle segnalazioni”.

ISTRUZIONI PER GLI INQUILINI -Come devono muoversi gli inquilini interessati ad usufruire di quest'opportunità? “Per prima cosa noi mandiamo una lettera al proprietario, rendendo nota la nuova normativa e informandolo sulle caratteristiche che potrebbe avere il nuovo contratto – spiega Sergio Contini – Dopodichè lo invitiamo a contattarci per cercare un accordo con l'inquilino. In mancanza di accordo, sosteniamo l'inquilino nel contenzioso”.

Sul sito internet del Suniawww.sunia.it – è stato predisposto un vademecum per gli inquilini; scommettiamo che nei prossimi mesi saranno in molti a presentarsi all'ufficio delle entrate con il sorriso stampato in faccia, calcolando a mente il risparmio che matureranno nei prossimi anni.

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