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Economia Mirafiori Sud / Via Plava, 80

Stellantis, il futuro dello stabilimento di Mirafiori entro due mesi: la rassicurazione di Tavares

Poi ha spronato il Governo a intervenire per rendere accessibile economicamente l'auto elettrica

Entro pochi mesi si conoscerà il futuro dello stabilimento torinese di Stellantis a Mirafiori. A confermarlo è stato Carlos Tavares, amministratore delegato dell'azienda, al termine dell'incontro con i sindacati che si è tenuto questa mattina, giovedì 31 marzo, presso l'Heritage di via Plava. Argomento che è stato affrontato anche nell'incontro che il 28 marzo si è tenuto con il sindaco Lo Russo e il presidente della Regione, Cirio.

Tavares ha spiegato che sullo stabilimento di Mirafiori vi sono diverse idee e che nei prossimi mesi queste verranno presentate. Le novità potrebbero riguardare la produzione, ma anche i nuovi business di economia circolare in Piemonte. L'amministratore delegato però ha precisato che prima di rendere pubblici i progetti per Mirafiori l'azienda vuole creare le precondizioni necessarie per la sostenibilità economica. 

È chiaro che il futuro di Stellantis non sarà più solo nell'automotive, ma anche nel settore della tecnologia a livello globale. Entro il 2030 saranno presentati 75 nuovi modelli che faranno capo ai 17 marchi automobilistici. Il mantenimento però della quota di mercato di Stellantis in Europa, che al momento è al 20/25%, però è strettamente legato anche alle decisioni che prenderà la politica. 

Tavares nel suo intervento più volte ha ribadito che i Governi europei, anche quello italiano, devono intervenire per rendere sostenibile la mobilità elettrica. Secondo l'amministratore delegato di Stellantis uno dei principali problemi che devono essere affrontati è il costo delle vetture elettriche che hanno un prezzo elevato per la classe media. 

Come farlo? Sostenendo con incentivi l'acquisto di veicoli, facendo investimenti sulle infrastrutture di ricarica e abbattendo le barriere, anche concettuali, all'uso dell'automobile. Non solo soldi dunque, ma anche un approccio diverso alla mobilità sostenibile che in questi anni spesso è stata sinonimo di riduzione del numero dei veicoli su strada. Tavares ha chiesto ai Governi di difendere la libertà dei cittadini al movimento: l'automobile che è sicura e a emissioni zero non deve essere vista necessariamente come il male. 

Infine la questione energetica. L'approccio alla mobilità elettrica negli anni passati è partito dallo studio e dalla produzione dei veicoli, ma secondo l'amministratore delegato di Stellantis questo è stato un errore. Sarebbe stato meglio prima di tutto pensare all'energia pulita. In Europa c'è un problema energetico, ha spiegato Tavares, che potrebbe avere ripercussioni anche sull'azienda perché senza energia pulita anche l'utilità di avere mezzi a emissioni zero si riduce. 

La reazione dei sindacati

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