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Economia

Borse di studio: la media del 25 non basta più, conta la difficoltà del corso

Una rivoluzione che secondo la Regione Piemonte premierà i più meritevoli. L'assegnazione delle borse di studio seguiranno i criteri europei Ects, che tengono conto della complessità della facoltà

La media del 25 non basta più. Le borse di studio in Piemonte si adeguano ai criteri europei Ects (European credit transfer and accumulation system), secondo i quali la fascia di merito viene calibrata in rapporto alle difficoltà dei singoli corsi. Lo hanno stabilito Atenei e Regione, secondo i quali, tenere conto della complessità del corso di studio, è un parametro migliorativo rispetto a quelli in uso fino all’anno scorso.

"La scelta è quella di premiare i meritevoli" spiega Riccardo Molinari, il neo assessore regionale ai Rapporti con l’Università, che sottolinea come in questo momento ci siano minori risorse su cui fare affidamento. I fondi della Regione per le borse di studio effettivamente sono ancora fermi e non si sa quando e come potranno essere sbloccati.

Della novità saranno contenti quei rettori che fino allo scorso anno si lamentavano perché, a detta loro, la borsa di studio presa avendo una media del 25 per gli esami sostenuti, era superficiale e non meritocratica. Altra novità riguardante la riforma della governance dell’Edisu. La Regione ha proposto la creazione di un comitato di indirizzo che garantisca la presenza di rappresentanti del corpo accademico e studentesco, approvata dal Coreco.

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