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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Più utili e meno debiti per Fiat, nel secondo semestre 2012

I ricavi del Gruppo beneficiano dell'unione con Chrysler, salendo a 21,5 miliardi di euro. L'utile netto è di 358 milioni di euro, aumenta anche la liquidità

 

Dai risultati del secondo trimestre del Gruppo Fiat, emerge chiaramente l'ultilità della collaborazione con Chrysler. L'utile netto del gruppo Fiat nel secondo trimestre 2012 infatti è stato pari a 358 milioni di euro, ma esclusa Chrysler, si rileva una perdita di 246 milioni, rispetto all'utile di 1,38 miliardi del secondo trimestre 2011, che beneficiava di circa un miliardo di valutazione della quota detenuta nella casa Usa.
 
L'indebitamento netto industriale del gruppo Fiat è sceso a 5,4 miliardi di euro (era di 5,8 miliardi di euro al 31 marzo 2012), con i flussi di Chrysler, positivi per 0,6 miliardi di euro, che hanno più che compensato quelli negativi di 0,2 miliardi di euro registrati dal resto del gruppo.
 
Anche i ricavi beneficiano di Chrysler. Infatti, sono stati pari a 21,5 miliardi di euro. Per Fiat esclusa Chrysler ammontano a 9,2 miliardi di euro, in calo del 7,5% rispetto al secondo trimestre 2011, principalmente per effetto del calo dei volumi in Europa, e in particolare in Italia, dove le condizioni di mercato continuano a rimanere difficili. I marchi di Lusso e Sportivi hanno incrementato i propri ricavi dell'8,7% a 0,8 miliardi di euro grazie alla crescita registrata in Asia e Nord America.
 
Aumenta la liquidità disponibile, incluse le linee di credito non utilizzate (3 miliardi di euro, invariate rispetto al 31 marzo 2012 al netto dell'effetto cambi),  e si attesta a 22,7 miliardi di euro (21,4 miliardi di euro al 31 marzo 2012), di cui 12,1 miliardi di euro relativi a Fiat esclusa Chrysler e 10,6 miliardi di euro relativi a Chrysler. All'inizio di luglio - ricorda il Lingotto - è stato emesso un prestito obbligazionario di 600 milioni di euro consentendo così di completare la copertura del rimborso delle obbligazioni in scadenza nel 2012 e di un terzo di quelle in scadenza nel 2013.
 
(ANSA)
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