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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Confermato l'aumento delle tariffe del bus. "Rincaro inaccettabile"

La Giunta comunale di Torino ha approvato le nuove tariffe per i mezzi pubblici, che entreranno in vigore da inizio febbraio. Il Pdl ha lasciato la Sala Rossa in segno di protesta: "Rinegoziare gli stipendi del gruppo dirigente?"

Approvate in Sala Rossa le nuove tariffe per il trasporto pubblico gestito da Gtt, che entreranno in vigore il 1° febbraio 2012. Il biglietto di corsa semplice costerà 1,50 euro (1,70 tratta urbana più suburbana). La validità sale a 90 minuti, compresa una corsa in metropolitana e senza seconda convalida. Il carnet da 5 biglietti costerà 6,50 euro (1,30 a biglietto) mentre quello da 15 costerà 17,50 euro (1,17 euro a biglietto) e saranno validi con lo stesso costo anche nelle tratte suburbane, limitatamente ai Comuni della prima cintura.

Restano invariati gli abbonamenti per disabili, disoccupati e studenti (ma per questi ultimi, solo per l’intera rete mentre aumenta per la sola rete urbana a 21 euro). Per i bambini fino a 11 anni è stata introdotta la gratuità. Gli anziani oltre i 65 anni sono esenti dal pagamento del biglietto, ma solo in caso di reddito al di sotto di 36.151,98 mila euro. Per chi, in età compresa tra i 60 e i 65 anni, sia già oggi titolare di un abbonamento per ultrasessantenne, continueranno a valere i precedenti requisiti. L’abbonamento annuale personale (Formula U) costerà 310 euro da 290 (+ 7%). L’abbonamento settimanale passa a 12 euro (+ 26%).
Con la delibera, il Consiglio comunale autorizza Gtt a prevedere forme speciali di pagamento per le aziende del territorio metropolitano che si impegnino a pagare una quota dell’abbonamento annuale dei propri dipendenti.

La delibera, che ha ottenuto 22 voti a favore (Pd, Sel, Idv, Moderati, Misto) e 6 contrari (Lega Nord, Mov. 5 stelle, Fli), è stata approvata con gli emendamenti della maggioranza. Il Pdl ha lasciato l’aula in segno di dissenso con il provvedimento, così come Torino Libera.

Queste le dichiarazioni effettuate prima dell’approvazione della delibera.

Fabrizio Ricca (Lega Nord): Abbiamo fatto quello che ogni altro cittadino avrebbe fatto, opponendoci ai metodi usati per far passare degli aumenti che non possono essere imputati a tagli statali o regionali. Da tempo Gtt aveva problemi, si poteva intervenire prima sulla riorganizzazione delle linee, sulla sostituzione dei vecchi bus che inquinano e consumano, sul funzionamento di un Consiglio d’amministrazione, quello di Gtt, che il sindaco dovrebbe valutare di mandare a casa. Il nostro voto sarà contrario, anche perché al Consiglio comunale è stato impedito di esercitare le sue funzioni.

Vittorio Bertola (Movimento 5 stelle): se la Città chiede sacrifici ai torinesi, è opportuno che qualche taglio venga fatto da Gtt e mi riferisco, in particolare alla possibilità di limitare le linee concesse in appalto a società esterne e alla necessità di rinegoziare gli stipendi del gruppo dirigente, affinché nessuno guadagni in un anno più di quello che guadagna il sindaco. Infine, voteremo contro la delibera perché riteniamo che un aumento del 50% del biglietto singolo e del 30% del carnet, siano un rincaro inaccettabile. Questo rincaro porterà solo ad incentivare i cittadini torinesi ad utilizzare maggiormente l’automobile. Speriamo almeno che dopo i primi sei mesi di sperimentazione ci sia tempo per un ragionamento ed un eventuale aggiustamento delle tariffe.

Federica Scanderebech (Fli): Dichiaro il mio voto contrario alla delibera che, pur avendo alcuni sgravi, nel complesso non può essere votata perché impopolare. Voto favorevole per la mozione di accompagnamento dei consiglieri Appendino, Bertola mentre mi asterrò dalla mozione della Lega Nord. Dalla mia mozione ribadisco l’idea di iniziare una sperimentazione di tornelli sui mezzi pubblici al posto del bigliettaio. La delibera non può, quindi, essere accolta, perché prevede gravi aumenti sulle famiglie torinesi, in un momento di grande crisi economica.

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