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Economia

Irpef, imposto un aumento a causa del deficit della sanità piemontese

Il Governo ha imposto alla Giunta Cota un aumento dell'imposta sul reddito. Per non pesare troppo sulle famiglie meno abbienti sarà introdotto il "quoziente familiare"

Il buco della sanità regionale costa ai contribuenti piemontesi un aumento sull'addizione Irpef del 2014. Un esborso in media di 20 euro a testa imposto dal Governo per coprire il deficit di oltre 865 milioni di euro accumulato tra il 2006 e il 2007.

L'obiettivo è presto detto: recuperare 50 milioni di euro nel 2013 e 161 milioni nel 2014.

L'aumento dell'aliquota potrebbe avere gravi ripercussioni per i meno abbienti. Per questo motivo si è pensato all'introduzione del cosiddetto "quoziente familiare", una sorta di sgravio previsto per le famiglie con più figli. In pratica il reddito complessivo di un nucleo familiare viene diviso per il numero dei componenti.

Tra i consiglieri regionali c'è chi, come Andrea Buquicchio dell'Italia dei Valori, vede nell'aumento dell'aliquota Irpef imposto dal Governo una sorta di commissariamento della Giunta del Governatore Roberto Cota. "L'amministrazione regionale non è più nelle condizioni di avere una politica fiscale realmente autonoma - sostiene Buquicchio - a causa della voragine dovuta ai conti del sistema sanitario. A questo punto sarebbe meglio commissariare ufficialmente il Piemonte, almeno si farebbe un po' di chiarezza sulle responsabilità che hanno portato a questa situazione ed anche sulla paternità di certi provvedimenti impopolari"

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