Asa: l'incubo è finito, azienda salvata in extremis. Salvi 124 lavoratori
Per la prima volta in Italia una multiutility pubblica in stato di insolvenza è stata salvata. Lunedì 17 dicembre è arrivata l'offerta che consente di evitare il fallimento e salvare 124 posti di lavoro
L'Asa è ufficialmente salva. E' stato evitato il fallimento dell'azienda che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in 51 Comuni dell'Alto Canavese. Una storia recente non particolarmente positiva per la società di Castellamonte, schiacciata da oltre 80 milioni di debito e commissariata tra anni fa dal ministero dello Sviluppo Economico. Un lungo tunnel che sembrava non vedere più la luce, e invece lunedì 17 dicembre l'incubo è finito.
L'offerta della San Germano in Ati, con Ederambiente, si è rivelata il deus ex machina per l'Asa. Non solo si è evitato il fallimento dell'azienda, ma si sono salvati 124 posti di lavoro (uno in più di quanto richiesto dal bando). Fra i primi a congratularsi con il commissario è stata il ministro del Lavoro Elsa Fornero, che giorni fa aveva incontrato i lavoratori: con una telefonata al commissario straordinario ha espresso soddisfazione per un risultato fino a quel momento insperato.
L'operazione è stata guidata dal commissario straordinario Stefano Ambrosini, al quale il governo ha affidato, negli ultimi anni, alcuni fra i dossier più importanti nel settore delle imprese in crisi, da Bertone (venduta a Fiat) alla bad company Alitalia, e che sul territorio piemontese si sta occupando delle vicende più rilevanti, dalla Sitindustrie all'Impresa Rosso all'altra grande multiutility della zona, l'Asm di Settimo, anch'essa gravata da pesanti debiti.