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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Rinnovato l'accordo tra associazioni di inquilini e proprietari

Il proprietario di un ampio alloggio che sostiene notevoli spese di gestione, può ridurle affittando anche una sola parte a una persona in cerca di una abitazione temporanea che non ha bisogno di grande spazio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TorinoToday

Canoni di locazione ridotti del 30% per gli inquilini, regime fiscale agevolato per i proprietari e, novità a livello nazionale, la possibilità regolarizzare con contratto l’affitto temporaneo di una sola parte dell’alloggio. Questi, in sintesi, i contenuti dell’intesa per il rinnovo degli Accordi Territoriali (Legge 431/98) firmata questa mattina - nella sede dell'Assessorato comunale alla Casa - dalle organizzazioni dei proprietari di immobili (Aniat, Ape-Confedilizia, Asppi, Uppi, Unioncasa) e da quelle degli inquilini (Sicet, Sunia, Uniat).

“L’accordo – spiega il vicesindaco Elide Tisi, alla quale è affidata anche la delega per le politiche relative alla casa - introduce un’interessante novità e Torino è la prima città italiana ad applicarla. Si tratta della possibilità di regolarizzare la locazione parziale dell’appartamento a studenti universitari o a chiunque necessiti di una sistemazione provvisoria e per un breve periodo. L’accordo – aggiunge Tisi - consente al proprietario che possiede un ampio alloggio e deve sostenere notevoli spese di gestione, di ridurle mediante la locazione anche di una sola parte a una persona in cerca di una abitazione temporanea e non ha bisogno di grande spazio”.

I rinnovati Accordi Territoriali, come detto, stabiliscono condizioni e canoni da applicare alle locazioni convenzionate in misura inferiore di circa il 30% rispetto ai contratti del mercato libero. La stipula di contratti convenzionati porta dunque vantaggi per gli inquilini e, allo stesso tempo, per i proprietari. Questi ultimi infatti possono accedere a un regime fiscale agevolato (per Imu e Irpef) e, in questo modo, compensare lo “sconto” concesso sull’importo dell’affitto.
L’intesa sottoscritta dalle organizzazioni dei proprietari e degli inquilini ha tenuto conto anche della geografia del territorio e dei cambiamenti avvenuti negli ultimi anni con la realizzazione di interventi di riqualificazione urbana (l’ultimo rinnovo degli Accordi Territoriali era stato firmato nel 2008).

“Rispetto ai precedenti accordi – precisa il vicesindaco Tisi - sono state riclassificate due zone prima considerate di pregio e che, alla luce di questa condizione, determinavano canoni di locazione più alti rispetto alla media. Sono il Lingotto e la zona tra i corsi Inghilterra e Ferrucci, dove negli ultimi anni sono stati aperti cantieri per la realizzazione di grandi opere. Percorso inverso invece per altre due aree cittadine, San Salvario e piazza della Repubblica, che hanno abbandonato lo status di zone degradate”.

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