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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Riva Presso Chieri

I contratti di solidarietà non saranno rinnovati, 550 lavoratori a rischio

Le decisioni della direzione di Embraco, gruppo multinazionale Whirpool

La Embraco, del gruppo multinazionale Whirpool, non rinnoverà i contratti di solidarietà in scadenza per i 550 lavoratori di Riva di Chieri. L’azienda, che produce compressori per sistemi di refrigerazione per il mercato europeo, è già stata interessata in passato da processi di ristrutturazione e riduzione del personale passando in poco più di dieci anni da circa 2000 agli attuali 550 dipendenti.

Nella mattinata di giovedì 26 ottobre si è tenuto, presso l’Amma, un incontro tra le organizzazioni sindacali, le Rsu e la Embraco Europe per affrontare la questione dei contratti di solidarietà che terminano a fine novembre.

Nel corso dell’incontro la Direzione Embraco ha comunicato che gli attuali ridotti volumi non consentono il rinnovo dei contratti, che le produzioni dello stabilimento di Riva di Chieri non sarebbero competitive e che la Corporate non prevede investimenti sullo stabilimento torinese almeno fino al 2020. L’azienda ha dichiarato anche di essere intenzionata a richiedere al ministero del Lavoro l’autorizzazione di un anno di cassa integrazione straordinaria per crisi.

Le organizzazioni sindacali e le Rsu, rilevando che la situazione produttiva e occupazionale è grave, hanno comunicato all’azienda che quanto prospettato non è accettabile riservandosi di assumere le opportune iniziative sindacali per sollecitare soluzioni e investimenti. Lino Lamendola della segreteria Fiom Cgil di Torino e Ugo Bolognesi, responsabile Embraco per la Fiom Cgil di Torino, dichiarano: “Per la Fiom Cgil è inaccettabile quanto annunciato dall’azienda. E’ evidente l’intenzione della Embraco di lasciare lo stabilimento ad una lenta agonia iniziata da tempo, nonostante i contributi milionari erogati dallo Stato negli anni passati per sostenere gli investimenti della multinazionale a Riva di Chieri. Assumeremo insieme ai lavoratori tutte le iniziative utili a difendere l’insediamento produttivo e i posti di lavoro messi a rischio dalle scelte dell’azienda.”
 

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