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Cronaca San Donato / Corso Regina Margherita

Gradenigo verso la nuova legge, sindacati: "Rispettate nostre richieste"

La votazione degli emendamenti presentati e discussi stamane comincerà alle 16.30. Intanto i sindacati si dicono soddisfatti: "Rispettate nostre richieste"

Giornata decisiva per il presidio sanitario del Gradenigo. Mentre di fronte a Palazzo Lascaris le Usb del lavoro privato e l'Associazione nazionale medici istituti religiosi opedalieri hanno dato vita a un presidio, nelle aule del Consiglio regionale si discute il maxi emendamento che, se approvato, andrebbe a modificare la legge regionale, consentendo a una società privata - nella specie Humanitas - di gestire un presidio sanitario pubblico.

Modifica questa che potrebbe comportare il rischio, per l'ospedale, di perdere alcuni servizi essenziali che hanno caratterizzato il nosocomio nell'arco degli ultimi anni. Una lotta agguerrita, quella dei sindacati, che va avanti da oltre un anno, da quando è emersa l'impossibilità per le suore delle Figlie della Carità, di mantenere in piedi il presidio pubblico. Ed è ecco che a proporsi, per la cessione del Gradenigo, è stato un ente profit, malgrado la legge regionale vieti espressamente - almeno fino a domani, se le modifiche verranno approvate - a un ente privato di gestire un presidio pubblico.

In ogni caso, data la lungaggine dei lavori in Consiglio regionale, le probabilità che il maxi emendamento venga approvato sono alte. "A fronte di una modifica ormai certa - afferma Sarah Oggero di Usb - gli emendamenti proposti stamane rispecchiano, fortunatamente, le nostre esigenze, blindando quello che è il mantenimento dei requisiti necessari affinchè il presidio continui ad operare come sempre fatto".

Nel concreto, una bella gatta da pelare dato che Humanitas, che per ora non mette bocca sulla vicenda, si limita a dire di comprendere lo stato d'animo dell'ospedale al quale si chiede di rinunciare alla specialità clinica, l'otorinolaringoiatria, sui cui si fondano la storia e la tradizione dell'istituto. Soluzione questa che ai sindacati non va per niente giù: "Il presidio deve continuare a mantenere i requisiti tecnico-organizzativi e le modalità di reclutamento del personale come equivalenti a quelli delle strutture pubbliche - continua Usb - come da regolamento previsto dal Ministero della Sanità" e minaccia di ricorrere in via legale nei confronti delle sedi politiche, qualora le modifiche di legge siano tali da essere soggette a libera interpretazione.

(L'articolo continua dopo la gallery)

Manifestazione Gradenigo a Palazzo Lascaris

"Al momento siamo soddisfatti - conclude Sarah Oggero - ma la nostra azione non si ferma qui. Una volta fatta la legge ci batteremo affinchè questa venga rispettata chiedendo alla Regione un controllo ancor maggiore in merito al mantenimento da parte di Humanitas dei requisiti richiesti".

Ora resta da capire quali emendamenti verranno di fatto approvati - la votazione comincerà alle 16.30 - e quali no: secondo quanto espresso dall'assessore alla Sanità Saitta i dipendenti del Gradenigo, dal punto di vista contrattuale, saranno equiparati ai dipendenti delle strutture pubbliche.

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