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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Falchera / Via dei Tigli

Volantini contro i killer dei cani, cinque le vittime dei bocconi avvelenati

A Falchera è possibile trovare numerosi volantini che invitano le persone a denunciare eventuali ritrovamenti di pezzi di carne, pieni di veleno o di chiodi

“Attenzione c’è un individuo che lascia in giro pezzettini di pane avvelenato o con chiodi”. Messaggi come questo si trovano senza troppe difficoltà dalle parti del quartiere Falchera. Sui muri, sui pali della luce o vicino agli edifici pubblici di piazza Astengo. A lanciare l’allarme, l’ennesimo a dirla tutta, contro i killer degli amici a quattro zampe sono ignoti residenti della zona.

Cinque i cani morti per colpa dei temutissimi bocconi avvelenati. Questo dicono gli stessi manifesti, tutti anonimi e comparsi nelle ultime settimane nel cuore del borgo. L’incubo polpette killer, insomma, torna a farsi largo dopo i recenti casi di via De Sanctis, nell’area Venchi Unica, via Isonzo, in zona San Paolo, e via Osasco dove alcuni ignoti residenti avevano deciso di denunciare il problema attraverso delle locandine scritte a computer, stampate e poi affisse sugli alberi del parco. “Se vi capita di trovarne in giro buttateli subito nel bidone dell’immondizia” è la richiesta dei cittadini, chiaramente preoccupati dopo i casi sopracitati.

Gli autori dell’avvertimento ricordano anche di segnalare ogni movimento sospetto anche al direttivo torinese dell’Enpa. Una storia che ricorda da vicino il caso del parco Pellerina – dove purtroppo molti animali han perso la vita – o le denunce dei padroni dello spazio a quattro zampe di corso Taranto dove anni fa un misterioso killer ha causato la morte di ben quattro cani di grossa taglia.

Tutti deceduti per avvelenamento causato da polpette a base di bromuro e stricnina, un veleno usato solitamente dai bracconieri per uccidere le volpi e i lupi e che, invece, qualcuno ha pensato bene di gettare in pasto a dei poveri cani. Di recente, inoltre, sono stati segnalati dei bocconcini sospetti al parco della Colletta e a quello della Confluenza. Un fenomeno in costante aumento che non sembra risparmiare alcun quartiere o giardino. “Sappiamo che è difficile ma bisognerebbe aumentare i controlli nelle aree verdi. Altrimenti i nostri amici continueranno a morire”.

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