Pirateria informatica, attenzione al nuovo virus “cryptolocker”
Sgominata di recente un'organizzazione criminale che realizzava profitti ai danni di aziende e cittadini
Una nuova minaccia mette in pericolo la nostra sicurezza in rete. Il suo nome è “cryptolocker” e da qualche tempo sta imperversando tra la posta elettronica di migliaia di utenti.
Come si manifesta? Semplice, un messaggio sulla nostra mail fornisce indicazioni ingannevoli su presunte spedizioni a nostro favore oppure contiene link o allegati a nome di istituti di credito, aziende, enti, gestori e fornitori di servizi noti al pubblico. Se, per sbaglio, l’utente clicca sul link o apre l’allegato – solitamente un documento in formato pdf o zip – viene iniettato il virus che immediatamente cripta il contenuto delle memorie dei computer, anche di quelli eventualmente collegati in rete.
Dopodiché avviene il ricatto dei criminali informatici, i quali richiedono agli utenti, per riaprire i file e rientrare in possesso dei propri documenti, il pagamento di una somma di alcune centinaia di euro in bitcoin – una moneta virtuale a 8 cifre decimali il cui valore di una sua unità corrisponde a circa 217 euro – a fronte del quale ricevere via e-mail un programma per la decriptazione. Ovviamente non è assolutamente certo che al termine del pagamento vengano restituiti i file criptati.
In tale contesto, la polizia postale e delle comunicazioni è recentemente riuscita a sgominare un’organizzazione criminale finalizzata a reati quali accesso abusivo informatico, estorsione online e riciclaggio di denaro illecito, della quale erano rimaste vittima sia cittadini che aziende, private e pubbliche.