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Cronaca

Incendi in Valsusa, Minniti: "Trovati inneschi pronti ad agire: forse è dolo"

Si è concluso nel primo pomeriggio il vertice in Prefettura

"Sono in corso le indagini. Non abbiamo trovato inneschi consumati ma inneschi pronti ad agire: ciò significa che potrebbero esserci state attività di carattere doloso". A dirlo il ministro dell'Interno Marco Minniti, intervenuto nel primo pomeriggio di lunedì 30 ottobre, a un tavolo in Prefettura, sulla questione degli incendi in Valsusa, insieme al ministro dell'Interno Marco Minniti, il prefetto Renato Saccone, il presidente della Regione Sergio Chiamparino, la sindaca di Torino Chiara Appendino e al capo della Protezione Civile Angelo Borrelli.

"Situazione sotto controllo"

"Il quadro della situazione è molto impegnativo, tuttavia possiamo dire che è sotto controllo. Certo - ha precisato Minniti -, il termine 'sotto controllo' va sempre adeguato a condizioni che non dipendono da noi ma che riguardano il meteo". Ci si riferisce in particolare al vento che nei giorni scorsi, tra giovedì e venerdì e nella giornata di domenica, ha impedito ai mezzi aerei di operare.

"Al momento sono 15 i mezzi aerei a disposizione tra canadair ed elicotteri - ha specificato ancora il ministro - e sono un numero significativo, soprattutto nel momento in cui possono operare insieme". La situazione è seria ma, salvo peggioramento delle condizioni meteo, in via di risoluzione a Mompantero, Bussoleno, Roure e Locana mentre si stanno bonificando i boschi di Traversella e Caprie. 

"Abbiamo registrato danni significativi al patrimonio boschivo - continua Minniti -, pochi danni a cose e nessuno fortunatamente a persone. E tengo a sottolineare che viste le condizioni orografiche delle zone in cui stiamo operando, non c'è bisogno di un numero enorme di uomini: c'è bisogno di operazioni mirate. L'impegno dello Stato è portato al massimo e tutte le risorse necessarie sono state attuate". 

L'emergenza non è finita 

La secchezza e l'aridità del territorio unite ai forti venti hanno creato la situazione ideale per l'innesco dei roghi: dal 20 ottobre è partita l'emergenza incendi in Piemonte e da allora sono stati messi in campo tutte le forze per prevenirli e per contrastarli. "L'emergenza non è finita - ha aggiunto Chiamparino -, ci sono ancora molti fronti aperti che in caso di vento potrebbero peggiorare".

Si teme, in particolare, che gli incendi possano raggiungere il Bosco dell'Alevé e il Parco del Gran Paradiso. "Teniamo alta la guardia - conclude il presidente della Regione - ma la collaborazione con il governo, che c'è fin dall'inizio e non solo da oggi, e la disponibilità di mezzi e di uomini che abbiamo, ci consente di affrontare la situazione con serenità ". 

Presente all'incontro anche la Città Metropolitana, rappresentata da Chiara Appendino: "La Città Metropolitana si è messa subito a disposizione in questa difficile situazione - ha detto la sindaca -: risolta l'emergenza, dovremo fare un grande lavoro di recupero boschivo". 

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