Il tesoro di un anziano nobile del saluzzese in vendita su Internet
Un amico di famiglia si è imbattuto in un'asta di oggetti antichi, appartenenti ad una famiglia nobile e parte del patrimonio culturale del Piemonte. Colpevole, una conoscente restauratrice
All'asta su Internet manoscritti antichi, quadri, oggetti di valore, un tesoro sottratto con l'inganno a un nobile piemontese e rivenduto online. La Polizia Postale, nell'ambito di un'operazione volta a smantellare un traffico di opere d'arte sulla rete web, lo ha scoperto e ha denunciato a piede libero tre persone. I reati contestati vanno dal furto aggravato alla ricettazione e sequestrato beni.
La vittima è un anziano benestante, membro di una nobile casata piemontese, residente nel territorio di Saluzzo (Cuneo). Una conoscente, ex restauratrice, con la scusa di fargli compagnia, si è impossessata di gioielli, quadri, suppellettili, manoscritti tutti di inestimabile valore economico. La famiglia dell'anziano signore aveva partecipato attivamente alla vita politica piemontese tra il '700 e l'800 lasciando, nel proprio archivio privato, documenti e manoscritti di ingente valore culturale ed economico tanto che la Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia lo aveva formalmente dichiarato di interesse storico e pertanto sottoposto a vincolo.
Dopo alcuni anni, un amico della famiglia ha ritrovato su noti siti di aste online annunci di vendita riferiti a una serie di oggetti che non gli erano nuovi. Da qui la denuncia che ha permesso di individuare tutti i responsabili coinvolti nella vicenda: la donna, "dama di compagnia", 78 anni, un commerciante di materiale filatelico e un antiquario.
(ANSA)