rotate-mobile
Cronaca

Oftalmico, nessun piano per il trasferimento ma ci sarà

L'obiettivo della Regione è di mantenere il pronto soccorso h24 e il centro di riabilitazione visiva. Saitta assicura che nessun dipendente rischierà il posto

"Manterremo il pronto soccorso h24 e il centro di riabilitazione visiva e cosa importante, nessun dipendente rischierà di perdere il lavoro". Le parole dell'assessore alla Sanità Antonio Saitta arrivano poco dopo il presidio di medici, infermieri e cittadini indetto davanti a Palazzo Lascaris contro la chiusura dell'ospedale Oftalmico di via Juvarra. 

Il trasferimento del presidio - attività di approfondimento delle Asl To1, To2 e Città della Salute permettendo - dovrebbero avvenire nel corso del 2016, ma è ancora mistero sulle strutture che potranno effettivamente ospitare i servizi ora offerti dall'Osfalmico stesso. I locali di via Cherasco, inizialmente ipotizzati, sono stati, infatti, dichiarati inidonei dalla stessa Asl To1 e quindi inutilizzabili per il trasferimento. In sostanza, il piano per il trasloco è ancora da definire: "La pianificazione richiederà un certo tempo proprio per la volontà di salvaguardare un'attività di riferimento per la città da una parte e, dall'altra, di intervenire presso strutture ospedaliere ad altissima complessità e nel contempo garantire la buona accessibilità ai pazienti - ha affermato Saitta -. Non si può tornare indietro rispetto a decisioni che sono state concordate dalla Giunta precedente con Roma".

Quello che è certo, tuttavia, è che la ricollocazione dell'Oftalmico porterà vantaggi per tutti quanti, almeno secondo l'assessorato. "Il trasferimento garantirà ai pazienti attualmente tutte le attività di supporto diagnostico e terapeutico necessarie e non presenti attualmente all’Oftalmico, quindi senza necessità di trasferimento del paziente come accade oggi - ha continuato Saitta. - Analogamente, arricchirà le competenze delle strutture ‘ospiti’ di una specialistica di eccellenza, mettendo a disposizione di pazienti e professionisti l'esperienza maturata presso l'Oftalmico, e favorirà l'integrazione tra specialisti permettendo la crescita e l’affinamento delle diverse tecniche di approccio al paziente".

Insomma, in barba alle proteste messe in atto dai cittadini, alle oltre 40mila firme raccolte contro la chiusura del presidio ospedaliero, per l'assessorato il trasferimento dell'Oftalmico non solo non si tocca, ma potrebbe addirittura arricchire medici e pazienti, apportando dei miglioramenti e dei vantaggi che altrimenti non avrebbero.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Oftalmico, nessun piano per il trasferimento ma ci sarà

TorinoToday è in caricamento