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Cronaca Mirafiori Nord / Corso Enrico Tazzoli

Vandalismo e furti di tombini: il degrado senza fine di corso Tazzoli

I giardini di corso Tazzoli continuano ad essere oggetto di raid vandalici. Devastate le strutture del parco, mentre i ladri della ghisa continuano a razziare i tombini. Il problema viene sollevato dal consigliere Eugenio Plazzotta

MIRAFIORI NORD - I giardini di corso Tazzoli non passano decisamente un buon momento. A fare il punto della situazione sulla manutenzione dell’area verde che costeggia il corso nei pressi di piazza Cattaneo è il consigliere della Circoscrizione Due Eugenio Plazzotta (Lega Padana Piemont), che ha effettuato un sopralluogo per constatare lo stato delle cose.

I vandali si sono accaniti ovunque. Le strutture in cemento poste durante i lavori di riqualificazione di qualche anno fa sono ormai imbrattate e molto danneggiate. Plazzotta mostra come i vandali si siano accaniti sui tubi in ferro di una scultura posta nel parco, storcendoli in maniera molto visibile.

Il degrado è visibile ovunque: erbacce che coprono le gradinate dove in teoria ci si dovrebbe sedere (sterpaglie che si trasformano, ogni estate, in una selva impraticabile), panchine imbrattate, alberi tagliati e mai sostituiti; perfino una fontana rimasta senz’acqua da mesi e mesi. “Su questa fontana ho presentato più di una interpellanza – commenta Plazzotta – ma è sempre rimasta così. Nei tempi peggiori, era piena di sporcizia e anche di preservativi. Una cosa indescrivibile”.

Giardini corso Tazzoli

Agli atti di danneggiamento gratuito, però, si sono aggiunti recentemente anche i furti di tombini. Alcuni sono già stati sostituiti, come dimostrano i lavori effettuati recentemente attorno a più di un pozzetto, ma in altri casi non è così. Un tombino, pericolosamente scoperto, è posto nel centro esatto del vialetto: un rischio notevole per tutti i passanti e i ciclisti, soprattutto per la profondità del pozzetto.

Non si è ancora capito dove vanno a finire tutti questi tombini rubati – commenta Eugenio Plazzotta – è facile ipotizzare chi siano i ladri, ma vorrei sapere più che altro chi compra il materiale rubato, per poi fonderlo e riutilizzarlo. Ormai, attorno al furto di tombini in ghisa si è sviluppato un vero e proprio giro di affari”, spiega il consigliere, che riferirà dello stato delle cose in Circoscrizione.

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