Treno del mare devastato e in ritardo: sette giovanissimi nei guai
Identificati come responsabili
Sono sette, alla fine delle indagini condotte dalla polizia ferroviaria, i ragazzi indagati per avere devastato, il 16 aprile 2017, il treno interregionale Ventimiglia-Torino. All'indomani dell'accaduto erano stati identificati 30 giovani, la maggior parte dei quali è dunque riuscito a passare indenne le forche caudine dell'inchiesta.
Il pm Paolo Scafi contesta all'unico maggiorenne, un marocchino residente nella zona delle Vallette (difeso dall'avvocato Stefano Tizzani) i reati di danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio. Degli altri sei (anche loro della stessa nazionalità), invece, si sta occupando la procura dei minori.
Tra i fatti che vengono contestati loro ci sono il lancio degli schienali dei sedili dai finestrini, l'avere rotto vetri a martellate, l'avere tirato il freno d'emergenza senza motivi validi. Erano, inoltre, tutti senza biglietto come gran parte di coloro che affollavano l'ultimo vagone quel giorno.