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Cronaca

Morti sospette: bloccato vaccino antinfluenzale, ma il Piemonte è sicuro

I lotti di vaccino sospesi dall'Agenzia italiana del farmaco non sarebbero presenti in Piemonte. Fin'ora tre le morti sospette avvenute in Sicilia ed in Molise. Un aziano in gravi condizioni sempre in Molise

Quattro morti sospette avvenute tra Sicilia, Molise e Toscana - dopo la somministrazione di un particolare vaccino - hanno indotto l'Agenzia italiana del farmaco a bloccare l'utilizzo del vaccino antinfluenzale Fluad della Novartis. A perdere la vita sono stati quattro anziani di età compresa fra 68 ed 87 anni, per i lotti 142701 e 143301.

Il caso ha scatenato il panico tra tutti coloro che fruiscono del vaccino - bambini ed anziani - anche qui in Piemonte. La Direzione regionale Sanità ha, tuttavia, confermato che, a seguito di verifiche, i due lotti di vaccino antinfluenzale Flaud sospetti, temporaneamente sospesi dall'uso, non sono presenti in Piemonte. Il vaccino attualmente utilizzato nella nostra Regione - denominato Agrippal - è sì prodotto dalla ditta Novartis, ma è differente per formulazione e composizione rispetto a quello interessato dai provvedimenti cautelativi dell'Aifa.

Novartis, l'azienda produttrice, ha spiegato di avere "piena fiducia nella sicurezza ed efficacia dei propri vaccini anti-influenzali e - ha chiarito in un comunicato - si è immediatamente adoperata in una revisione preliminare dei lotti di vaccino interessati. L'esito di tale revisione ha già riconfermato la qualità e la conformità del vaccino Fluad".

Quel che è certo, però, è che le morti sono sospette. E la psicosi cresce. Per questo il segretario della Fimmg, Federazione italiana medici di famiglia, ci ha tenuto a precisare che "se sono passate quarantotto ore dalla somministrazione non ci sono rischi. Se qualcuno dovesse presentare invece dei sintomi entro due giorni - ha concluso - deve contattare il proprio medico".

Per la Direzione regionale Sanità, dunque, il Piemonte è sicuro e le "attività di vaccinazione antinfluenzale in corso negli studi dei medici di medicina generale e negli ambulatori delle Asl piemontesi proseguono regolarmente".

Il picco dell'influenza quest'anno è, tuttavia, previsto per il mese di gennaio. Attualmente l'attività influenzale in Piemonte è al livello iniziale (1,9 casi per mille abitanti), sotto, la soglia di attenzione.

La vaccinazione effettuata in questo periodo, quindi, non è ancora in grado di conferire adeguata protezione perché il picco epidemico stagionale è atteso in tempi lunghi.

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