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Cronaca

Uccise per una sigaretta negata: la Corte d'Appello gli dimezza la pena

Nel gennaio del 2010 accoltellò un 15enne ai giardinetti. La madre della vittima: "Non è stata fatta giustizia"

Sedici anni e due mesi di reclusione, quasi la metà rispetto ai 30 comminati al termine del giudizio di primo grado: è la condanna inflitta dalla Corte d'assise d'Appello di Torino al 27enne rumeno Catalin Jitaru per l'omicidio del connazionale Gheorghe Munteanu detto Giorgino, il ragazzo di 15 anni accoltellato a morte dopo aver detto di no alla richiesta di una sigaretta in un giardinetto di Torino il 30 gennaio 2010.

Nella sentenza la Corte ha riconosciuto all'imputato le attenuanti generiche, visto che l'uomo era incensurato ai tempi del delitto. In questo modo è caduta l'aggravante dei futili motivi, su cui aveva inistito il procuratore generale Antonio Riccomagno, il quale aveva chiesto alla Corte di confermare la pena a 30 anni di reclusione per concorso in omicidio volontario già inflitta in primo grado.

Anche il fratello dell'aggressore, Cosmin, oggi diciottenne ma minorenne al tempo del fatto, era stato condannato in appello, con sentenza già passata in giudicato, a 12 anni di reclusione.

Alla lettura del dispositivo hanno assistito genitori, parenti e amici della giovane vittima. "Non è stata fatta giustizia", ha detto piangendo la madre di Gheorghe, Elena Ignat, al termine dell'udienza.

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