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Cronaca

Uber Pop, i locali sponsorizzano i tassisti abusivi: scoppia la polemica

Locali notturni e attività commerciali sponsorizzerebbero il servizio Uber offrendo sconti sui trasporti ai clienti che decidono di affidarsi all'azienda privata. Lunedì il dibattito in Consiglio comunale

Si tornerà a parlare di Uber Pop in Sala Rossa - il servizio di trasporto che recluta privati cittadini trasformandoli in "tassisti abusivi"- che tanto ha fatto discutere negli ultimi giorni, soprattutto dopo le proteste nate davanti al teatro Colosseo, dove gli stessi tassisti Uber si sono trovati nel bel mezzo della rivolta, con bottiglie lanciate per aria e gomme tagliate per impedirne la fuga.

Solo la punta dell'iceberg di una controversia che sta mettendo a dura prova i tassisti regolari, già alla gogna per la crisi, e ora messi all'angolo da questo nuovo servizio di trasporto che - come accade in altre parti del mondo - recluta privati cittadini con le loro automobili, trasformate di fatto in taxi low cost.

Ora, un'altra ombra scura rischia di attanagliare maggiormente i tassisti cosiddetti "ufficiali": pare infatti che diverse attività commerciali stiano sponsorizzando il servizio Uber Pop, invitando i propri clienti ad avvelersi di tale servizio "taxi" offrendo anche corse gratuite. Eppure, nel precedente dibattito in Sala Rossa - 26 gennaio scorso - l'assessore Giuliana Tedesco aveva espressamente riferito che il servizio offerto dagli stessi tassisti abusivi era illegale e che l'Amministrazione avrebbe lavorato al fine di contrastarlo e ristabilire la legalità.

"Questo tipo di scelta da parte dei gestori di locali e negozi altro non fa che fomentare una situazione che lo stesso assessore Tedesco in Consiglio ha definito illegale - afferma il capogruppo leghista Fabrizio Ricca -. Chiediamo, anche a nome di tutti i tassisti che lavorano nel rispetto delle regole, un piano di azione dettagliato".

Lunedì, in Sala Rossa, il sindaco Piero Fassino sarà, infatti, chiamato a rispondere di quanto l'Amministrazione stia facendo per mettere all'angolo di servizio Uber Pop. In questo senso potrebbero anche ipotizzarsi delle sanzioni nei confronti di quegli esercizi commerciali che sostengono una vera e propria campagna a favore dell'attività illecita.

Se da una parte è opportuno contrastare il servizio Uber Pop, dall'altra è altrettanto indispensabile favorire i tassisti regolari, magari esentandoli dalle accise sul carburante: "In questo modo rimane invariato il guadagno del tassista pubblico - continua Ricca - che può permettersi di offrire cifre più basse". E', infatti, facile che l'utente preferisca affidarsi a un servizio che - seppur illegale - gli permette di spendere meno. Pensiamo al ragazzo che esce dai locali a tarda notte: con pochi euro può permettersi di tornare a casa sano e salvo.

Le cose si complicano, tuttavia, in caso di incidente con trasporto Uber Pop: essendo il servizio illegale, l'assicurazione sarà esentata dal rimborsare la vittima. A questo punto, ne vale davvero la pena?

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