rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Ossa rotte in finti incidenti stradali per truffare le assicurazioni: indagini da Palermo a Torino 

Scoperta una nuova banda di “spaccaossa”: 31 persone indagate nell'operazione che si è estesa alle province di Novara, Torino, Vercelli, Milano e Varese

Fratturavano gambe e braccia ad alcune persone per truffare le compagnie di assicurazioni. Questo quanto scoperto dai poliziotti del commissariato Brancaccio di Palermo nel corso di un’operazione che si è estesa alle province di Novara, Torino, Vercelli, Milano e Varese. Risultano indagate 31 persone, otto delle quali destinatarie di fermo e decreto di sequestro preventivo. Quindici dei 31 indagati sono stati segnalati alla magistratura in quanto percettori, direttamente o attraverso loro familiari, del reddito di cittadinanza. Per gli inquirenti il volume di affari ammonta a circa 2 milioni di euro, di cui 700 mila già pagati dalle compagnie di assicurazione, mentre pratiche per un milione e duecento mila euro stavano per essere liquidate. Grazie all’attività d’indagine dei poliziotti del commissariato di Brancaccio è stato però possibile bloccare la liquidazione di alcuni indennizzi per centinaia di migliaia di euro. 

Una banda di spaccaossa e finte vittime di incidenti stradali

Per i poliziotti del commissariato Brancaccio di Palermo si tratta di una nuova banda di spaccaossa. Le truffe risalirebbero al periodo compreso fra il 2017 e il 2020: le finte vittime, in massima parte, avevano raccontato di essere state investite mentre andavano in bicicletta, ma in realtà avrebbero subito alcune fratture per mano di alcuni componenti della stessa organizzazione in cambio di poche centinaia di euro. Le denunce dei falsi incidenti stradali - mediante raggiri o attraverso metodi estorsivi - sono avvenute a Palermo, ma anche in Piemonte e in Lombardia da palermitani che si recavano fuori dalla Sicilia ufficialmente "per cercare lavoro" oppure "in vacanza". Le indagini sono scattate nell’aprile del 2020 quando un uomo ha cercato di aprire un conto corrente in un ufficio postale di Palermo con una carta d’identità taroccata, ma decisiva è stata la collaborazione di due vittime che hanno raccontato delle fratture subite e dell'organizzazione dei finti incidenti, fino a svelare l'importo liquidato dalle compagnie assicuratrici.

Finti incidenti in varie parti d’Italia tra cui Nichelino

Gli inquirenti sono riusciti a risalire ad una serie di finti incidenti avvenuti in varie città tra cui Grignasco (No) Palermo, Legnano, Milano, Busto Arsizio, Arconate e Nichelino. Nell’hinterland torinese nel febbraio 2020 un finto incidente stradale sarebbe stato organizzato da sei persone tra cui un 45enne residente e Nichelino e un 62enne residente a Torino. I due a bordo di un’auto avrebbero urtato due persone in bicicletta procurando loro lesioni giudicate guaribili in 5 giorni (ad una donna) e oltre 40 giorni (ad un uomo). Tiziana Porcu, che difende il 45enne, fa sapere che attualmente il suo assistito è libero dopo un’ordinanza del 26 febbraio che non ha convalidato il fermo in quanto non sussiste il pericolo fuga né interferenza con le indagini. Inoltre sarebbe emerso che l’indagato non trae sussistenza dai proventi del reato e che non sussiste pericolo di reiterazione del reato.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ossa rotte in finti incidenti stradali per truffare le assicurazioni: indagini da Palermo a Torino 

TorinoToday è in caricamento