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Cronaca

Coniugi specializzati in truffe: con una denuncia hanno ricavato 15mila euro

Marito e moglie si occupavano della compravendita di veicoli e soprattutto di richiedere rimborsi alle assicurazioni per incidenti mai avvenuti

L’attività truffaldina, scoperta dalla polizia, era gestita da marito e moglie con l’apporto di altri sei malviventi e girava intorno al commercio di auto usate e ai risarcimenti a seguito di finti incidenti. L’indagine ha permesso di identificare e deferire alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino la banda che, a vario titolo, ha organizzato e gestito la simulazione dei incidenti stradali, furti di veicoli e danneggiamenti vari che hanno procurato anche un rilevante danno economico alle compagnie di assicurazione.

Le menti della truffa sono state arrestate per fraudolento danneggiamento di beni assicurati  e simulazione di reato. Si tratta dell’ideatore e beneficiario delle truffe, un 48enne nato e residente a Torino e della moglie, una 38enne nata in Colombia, che in alcuni sinistri stradali è risultata essere parte danneggiata, con lesioni fisiche mai riportate ed in altri, invece, testimone di sinistri stradali mai accaduti.

L’indagine è partita a settembre 2015 a seguito del monitoraggio di alcuni annunci internet relativi alla vendita di veicoli fortemente incidentati. Tra i veicoli veniva individuata un’autovettura Fiat Freemont, completamente distrutta in un sinistro stradale, che veniva acquistata da un pregiudicato, gravitante in provincia di Torino. L’attività investigativa permetteva di appurare che l’uomo, dopo aver acquistato l’autovettura con un’ingegnosa truffa, riusciva ad ottenere gratuitamente, simulando un sinistro stradale, il trasporto dell’auto con un carroattrezzi, un soggiorno di 2 giorni in un hotel di Venezia ed un’auto di cortesia.

Successivamente, sempre utilizzando quell’autovettura, l’acquirente la cedeva ancora danneggiata ad un suo conoscente che, a sua volta, dopo aver stipulato un contratto di assicurazione on-line, simulava un incidente stradale apparentemente accaduto proprio con il primo truffatore, che da poco gliela aveva venduta. Dopo il pagamento del risarcimento danni ammontante a circa 1.500 euro i due, d’accordo, presentavano una denuncia di furto della stessa autovettura. Tale vicenda comportava l’ottenimento di un ulteriore risarcimento di 15.000 euro da parte dell’assicurazione.

Le indagini, supportate dalla querela da parte della compagnia di assicurazione truffata, hanno portato alla scoperta di altri numerosi sinistri stradali in cui il pregiudicato torinese è rimasto coinvolto nell’arco della sua carriera assicurativa: dal furto di imbarcazioni noleggiate, alla presunta morte di un familiare inesistente, nonché al furto addirittura di un aereo ultraleggero.

Tutta l’attività fraudolenta è stata organizzata e diretta dal pregiudicato torinese in combutta con falsi testimoni e con sua moglie. Inoltre sono state sottoposte a sequestro anche due autovetture utilizzate in ben 25 casi di incidente stradale e danneggiamento. 
 

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