Due italiani di 44 e 45 anni sono stati arrestati dalla squadra mobile della questura nel pomeriggio di lunedì 24 gennaio 2022 dopo essere stati colti in flagranza mentre tentavano una truffa in via Monte Rosa a Torino. Gli agenti hanno notato un'auto con a bordo i due uomini e quando questa si è fermata all'incrocio con largo Sempione il passeggero, il più giovane dei due, che tra l'altro avrebbe dovuto trovarsi in detenzione domiciliare, vestito con abiti sportivi e camuffato con mascherina chirurgica e cappellino con visiera, è entrato in un condominio. Quando, dopo pochi minuti, è ritornato in strada, ha effettuato un breve segno d’intesa con il conducente (sottoposto alla misura della sorveglianza speciale) e è tornato velocemente sulla vettura.

I due si sono subito allontanati ma l'auto è stata bloccata dalla pattuglia. A quel punto i due malviventi dapprima hanno cercato di chiudersi dentro il veicolo, poi hanno iniziato a scalciare e dimenarsi; l'auto ha urtato uno dei poliziotti che ha riportato contusioni successivamente giudicate guaribili in cinque giorni. Una volta bloccati i due, è scattata la perquisizione, che ha permesso di scoprire diversi monili in oro, denaro contante per un ammontare di 850 euro ed un finto tesserino riportante la dicitura Polizia 113, la fotografia di un uomo sconosciuto e le generalità di un inesistente ispettore capo.

Nel frattempo, altri agenti hanno effettuato accurati accertamenti nello stabile ove era stato visto entrare il truffatore, individuando una coppia di anziani coniugi presso cui poco prima quest'ultimo, qualificandosi come appartenente alla Polizia di Stato, aveva affermato di dover effettuare un controllo, asserendo che era stato arrestato un ladro che aveva messo a segno dei furti nello stabile. Carpita la fiducia degli anziani ed entrato nell’abitazione, l'uomo si era fatto indicare ove erano custoditi soldi e monili, per appropriarsene non appena le due vittime si erano distratte. La refurtiva trovata all’interno dell’autovettura dei malviventi è stata riconosciuta dai due anziani e restituita loro, così come il denaro trafugato.

Le successive perquisizioni nelle case degli arrestati (che devono rispondere di truffa aggravata, lesioni a pubblico ufficiale e uno dei due anche di evasione) hanno consentito di scoprire altri monili di presumibilmente provenienza illecita ed è pertanto in corso un’attività investigativa finalizzata ad individuare altri episodi analoghi riconducibili ai due malviventi. Entrambi si trovano attualmente in carcere.