Truffe agli anziani: padre e figlio arrestati dopo un raggiro a Torino Mirafiori Nord

Nel pomeriggio di giovedì 31 marzo 2022 gli agenti della squadra mobile della questura hanno arrestato due italiani, padre e figlio di 55 e 26 anni, entrambi di etnia sinti, ritenuti responsabili di avere messo a segno una truffa nel quartiere Mirafiori Nord a Torino. Per entrambi l'accusa è di furto aggravato e, dopo la convalida, è stata disposta la custodia cautelare in carcere.

Intorno alle ore 13.30 l'auto su cui viaggiavano si era fermata davanti a un supermercato dal quale poco dopo era uscita un’anziana di 80 anni che si aiutava con un deambulatore per camminare. A quel punto il malvivente più anziano, sceso dal mezzo, ha iniziato a seguire la donna, lasciando il figlio alla guida. La vittima, percorsi un centinaio di metri, è poi entrata all’interno di un condominio seguita dall'uomo a piedi che, raggiungendola, l'ha aiutata a entrare.

Dopo diversi minuti, sempre lui è stato visto uscire dallo stesso palazzo e salire frettolosamente a bordo dell’auto guidata dal figlio, nel frattempo rimasto ad attenderlo in strada, vicino allo stabile. A quel punto gli investigatori, intuendo che fosse stato commesso qualche tipo di reato, hanno controllato i due: sono stati trovati diversi monili in oro, per un ammontare di circa 10mila euro, ed un finto tesserino riportante la dicitura 'Carabinieri', la fotografia di un uomo sconosciuto e le generalità di un inesistente maresciallo.

Altri agenti, entrati nello stabile, hanno raccolto la testimonianza dell'anziana, a cui effettivamente il malvivente si era qualificato come appartenente all’Arma dei carabinieri ed aveva comunicato di dover effettuare un controllo nell’abitazione, asserendo che erano stati perpetrati dei furti; carpita la fiducia della donna, si era fatto indicare ove erano custoditi i monili, appropriandosene non appena la vittima si era distratta. Gli stessi gioielli sono stati poi riconosciuti dalla vittima come quelli trovati nell'auto: c'erano i ricordi di un’intera vita, tra cui, in particolare, i regali ricevuti dal defunto marito. La refurtiva le è stata immediatamente restituita in sede di denuncia.

Le successive perquisizioni nei luoghi di residenza degli arrestati hanno consentito di scoprire altri monili di presumibilmente provenienza illecita e è pertanto in corso un’attività investigativa finalizzata a individuare altri episodi analoghi riconducibili ai due malviventi.