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Cronaca Lingotto / Corso Unione Sovietica

Finti agenti o addetti del gas per truffare gli anziani, sgominata banda criminale

Le indagini sono partite nel dicembre del 2013 in seguito a numerose truffe denunciate ai danni di anziani. I truffatori, otto e tutti italiani, utilizzavano un negozio come bancomat, prelevando più soldi possibili

I carabinieri hanno sgominato una banda di truffatori: otto le persone arrestate specializzate in truffe agli anziani. Si tratta di quattro gestori di un nogozio di abbigliamento di corso Unione Sovietica e di alcuni nomadi sinti residenti in Torino e provincia, accusati di ricettazione e spendita di carte di pagamento rubate in concorso.

Le indagini sono partite nel dicembre del 2013 in seguito a numerose denunce. Ricorrente era la figura di un falso impiegato di azienda fornitrice di servizi come acqua, luce o gas, o addirittura finti agenti delle forze dell'ordine. La truffa all'anziano partiva proprio suonando il campanello e ottenendo la sua fiducia con il mascheramento.

Dall'alba sono in corso le perquisizioni nelle abitazioni delle persone finite in manette. I militari dell'Arma hanno accertato che la banda di truffatori utilizzava un negozio di abbigliamento come "sportello bancomat". Dopo aver messo in atto le truffe, gli autori del reato si recavano sempre presso lo stesso il negozio Gigolò di corso Unione Sovietica per utilizzare il POS con cui operavano il maggior numero di prelievi possibile. In questo modo riuscivano a sottrarre somme comprese tra i 400 euro e i 2.000 euro a carta.

Dopo alcune ore, scoperto il furto, le carte venivano regolarmente bloccate dalle vittime, ma le somme a quel punto erano già state prelevate. I titolari del negozio annotavano le somme incassate su una contabilità parallela e fornivano a questi "speciali clienti" un biglietto indicante la cifra spendibile in abbigliamento. Con tutta calma poi i truffatori tornavano a spendere la cifra indicata acquistando capi di vestiario nuovi e di marca.

Per risalire ai malviventi, vista la difficoltà di intervenire in flagranza, i carabinieri sono partiti dalle carte di pagamento rubate agli anziani. Così hanno scoperto il ruolo chiave che aveva il negozio di abbigliamento di corso Unione Sovietica, gestito da due fratelli. I carabinieri hanno verificato i sospetti attraverso una telecamera istallata all'esterno del locale, nonché l'intercettazione delle utenze cellulari dei responsabili del negozio, dimostrando la totale complicità dei commercianti nella spendita delle carte rubate.

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