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Cronaca

Finto addetto Eni raggira un anziano per oltre 5000 euro, arrestato

Presunte penali che, in realtà, non esistevano. La vittima ha versato al truffatore, da dicembre a marzo, la somma complessiva di oltre 5mila euro

Ha truffato un anziano signore facendogli credere di aver contratto dei debiti con una società fornitrice di gas ed energia elettrica e facendogli pagare centinaia di euro non dovuti. L'uomo, Domenico G., cittadino italiano di 56 anni, è stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato per truffa aggravata continuata.

Il reo è stato colto in fragranza di reato in casa della vittima - dopo segnalazione - mentre si stava facendo consegnare dall'anziano truffato 750 euro, soldi che servivano per pagare presunte penali. Durante gli accertamenti effettuati dagli agenti della Polizia di Stato, è emerso che il reo truffava in modo continuato già da diversi mesi.

Lo scorso ottobre, infatti, si erano presentati a casa dell’anziano signore due “veri” operatori della società “Gas Natural”, i quali lo informavano che per un disguido amministrativo risultava moroso e che per tale ragione era necessario ristipulare il contratto. A distanza di qualche settimana, a inizio novembre, si è presentato a casa della vittima solo uno dei due operatori, (il citato reo) il quale però, nel frattempo, si era licenziato interrompendo la collaborazione con l’Eni Energy Store.

Nella circostanza, l’uomo ha riferito all’anziano che aveva contratto debiti per il mancato recapito delle bollette e che a suo nome erano aperti numerosi contratti, per la cui chiusura era necessario pagare delle penali. Per questo motivo la parte lesa ha consegnato al reo un assegno da 550 euro e dopo soli due giorni uno ulteriore di 350. Un altro a fine novembre di altri 550 euro. Successivamente il reo, approfittando delle condizioni di salute dell’anziano signore, ha richiesto pagamenti in contanti, cosa che la parte lesa ha accettato, ma con la richiesta di ricevute degli avvenuti pagamenti.

Da dicembre a fine marzo l’anziano ha operato numerosi pagamenti con questa modalità sotto la minaccia dell’interruzione del servizio e con la promessa che non ve ne sarebbero stati altri. In cambio gli venivano consegnate delle ricevute su carta prestampata della società fornitrice del gas. Nel corso del raggiro l’uomo ha consegnato una somma totale di 5.500 euro.

A inchiodare il reo, è stato il suo precedente compagno di lavoro che, incontrato dalla vittima per strada, ha capito il raggiro messo in atto dall'ex collega e ha provveduto ad avvisare Eni. Da qui, l'intervento della Polizia che ha - di fatto - arrestato il truffatore.

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