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Cronaca

Manomettevano i bancomat con le forcine, presi maghi del "cash trapping"

La tecnica si chiama "cash trapping" e consiste nell'introdurre una forcina all'interno della fessura del bancomat che impedisce ai soldi di fuoriuscire dallo sportello, trattenendoli all'interno

Rubavano i soldi al bancomat, introducendo nella fessura dello sportello una forcina. Responsabili della truffa denominata "cash trapping", due cittadini romeni di 23 e 30 anni, arrestati dai carabinieri della Compagnia di Chivasso.

Il "cash trapping" costituisce la nuova frontiera del furto mediante la manomissione degli sportelli bancomat, postamat e colonnine self service. Si tratta, infatti, dell'inserimento di una striscia di plastica o una forcina metallica nella fessura da dove escono le banconote o le tessere, trattenendole all’interno.

In molti casi, la vittima, non riuscendo ad effettuare il prelievo si allontanava lasciando campo libero ai due truffatori che, forzando lo sportellino, recuperavano la forcella entrendola con tutte le banconote.

L'indagine da parte dei carabinieri è scattata qualche settimana fa, dopo numerose segnalazioni. I due rumeni, infatti, hanno messo a segno diversi colpi in pochissimi giorni: gli inquirenti sospettano che possano fare parte di un'organizzazione criminale dispiegata su tutto il territorio nazionale.

Fatale, per i due truffatori, è stato, però, lo sportello atm dell'ufficio postale di Castelrosso, dove sono stati colti in flagranza di reato dopo aver perpetrato l'ennesima manomissione. I due rumeni si stavano, infatti, impossessando di 600 euro rimasti intrappolati all'interno della forcina dopo il tentato prelievo da parte di un cliente, quando i carabinieri sono intervenuti e li hanno fermati, arrestandoli.

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