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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Stazione Porta Nuova

Tre linee ferroviarie pericolose in Piemonte: “O polizia sui treni o non si parte”

La protesta dopo l'aggressione avvenuta giovedì scorso nel milanese su un convoglio ha fatto dare un ultimatum. Sindacati e Groppo Ferrovie dello Stato hanno chiesto la presenza degli agenti sui treni considerati pericolosi

Dieci giorni di tempo per vedere gli agenti di polizia a bordo dei convogli oppure i treni considerati più pericolosi non partiranno. Questa è la richiesta “senza se e senza ma” uscita fuori da un accordo tra i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti-Attività e il Gruppo Ferrovie dello Stato dopo l’aggressione avvenuta giovedì scorso a Villapizzone, in Lombardia, ai danni di un capotreno. Si è trattato solo dell’ennesimo episodio grave e per questo i lavoratori hanno chiesto a gran voce un cambio di rotta, pena lo stop del trasporto ferroviario.

Sono stati individuati 15 treni in diverse regioni in cui le aggressioni avvengono maggiormente. Tre di questi percorrono tratte in Piemonte e sono considerate a rischio. Sono il Torino-Cuneo, il Torino-Ventimiglia e il Cuneo Torino. Se il 26 giugno per queste linee non sarà assicurata la presenza delle forze dell’ordine a bordo i treni non partiranno. In particolare è stata chiesta la sicurezza la mattina e la sera, negli orari in cui il rischio è maggiore.

La decisione di sindacati e Ferrovie ha lasciato sgomento l’assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco, il quale ha detto di considerare gravissimo il fatto che i treni regionali potrebbero non partire visto che quelle sono linee molto frequentate. Inoltre il rischio, secondo l’assessore della Giunta Chiamparino, è quello di dare un messaggio di una resa preventiva da parte dello Stato alla violenza e all’illegalità.

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