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Cronaca Moncalieri / Corso Savona

Risolvevano contenziosi col fisco in cambio di denaro: tre arresti

Coinvolti un dipendente dell'Agenzia delle Entrate di Moncalieri, uno di Equitalia di Torino Nord e un commercialista. Sono stati accusati di corruzione, istigazione alla corruzione e rivelazione di segreti d'ufficio

Si offrivano di risolvere i contenziosi pendenti che i contribuenti avevano con l'Erario, in cambio di denaro. Per questo un dipendente dell'Agenzia delle Entrate di Moncalieri, un appartenente a Equitalia Nord in servizio a Torino e un commercialista che collaborava con i due, con lo studio nel capoluogo sabaudo, sono stati arrestati dalla guardia di finanza di Torino.

Sono stati accusati di corruzione, istigazione alla corruzione e rivelazione di segreti d'ufficio. Le fiamme gialle hanno inoltre eseguito 28 perquisizioni nei confronti di persone fisiche, aziende e studi professionali che, a vario titolo, hanno usufruito dei "favori" degli tre arrestati.

I due dipendenti, dell'Agenzia delle Entrate e di Equitalia, si mettevano d'accordo con i contribuenti che avevano dei contenziosi in sospeso e, dopo aver avuto promessa di un compenso, accedevano tramite il computer ai loro dati e a video risolvevano a loro favore la controversia. 

Nel caso del dipendente arrestato a Moncalieri, l’Agenzia aveva già effettuato i propri controlli interni e ha già tenuto a precisare che assumerà tutti i provvedimenti contemplati dalla disciplina legale e contrattuale per casi analoghi.

L’Agenzia delle Entrate condanna fortemente qualsiasi comportamento disonesto - ha commentato Paola Muratori, Direttore regionale -. Gli sporadici casi di illeciti intaccano purtroppo l’immagine della maggioranza dei colleghi che ogni giorno lavorano nei nostri uffici con integrità e onestà”. Proprio per questo è stato infatti già avviato il procedimento disciplinare che prevede la sospensione e il licenziamento della persona coinvolta.

Anche Equitalia, in merito alla faccenda nel quale è coinvolto un suo dipendente, depositerà la propria dichiarazione di persona offesa nel procedimento in corso e, nel pieno rispetto del lavoro degli inquirenti, metterà in campo ogni strumento di collaborazione affinché sia fatta piena luce sui fatti oggetto di indagine e sulle relative responsabilità.

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