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Cronaca Barriera di Milano / Via Claudio Monteverdi

Suk, ufficiale il trasloco: dal 25 ottobre in via Monteverdi

Il 20 ottobre sarà presentata a Palazzo Civico la petizione che propone di trasferire il mercato del libero scambio ai Giardini Reali. Domenica ancora proteste in corso Novara

In barba a quello che doveva essere un provvedimento congelato, in barba alle proteste dei residenti e dei comitati che sono scesi in strada alle prime luci del mattino per dire "No, qui il suk non lo vogliamo". E, invece, il suk rimane e dal 25 ottobre si svolgerà in via Monteverdi, l'area che la Giunta aveva già scelto qualche mese fa, ma che aveva temporaneamente messo da parte dopo lo scoppiare delle polemiche. 

Polemiche che sono sfociate in un vero e proprio presidio la scorsa domenica in corso Novara, dove il quartiere ha creato un vero "cordone umano" per impedire agli venditori "abusivi" di stanziarsi lungo la strada. Il mercato del libero scambio si è svolto poco più in là - sempre in strada - controllato dalle forze dell'ordine. Secondo quanto affermato dagli assessori Mangone e Curti al mercato sarà garantito un rigoroso servizio di controllo da parte del corpo di polizia municipale, in modo tale che sia assicurata la regolarità negli accessi dei rivenditori e della merce esposta. L'idea cardine sarebbe comunque quella di contenere il numero dei venditori e l'estensione dell'area, ovviamente per un "periodo temporaneo". Palazzo Civico starebbe, infatti, cercando "una collocazione che, al pari di altre grandi città europee, renda il mercato del libero scambio un fenomeno meglio integrato nel tessuto cittadino". Nessuna intenzione di abolire il mercato, dunque, come chiedono da tempo i cittadini.

Intanto il 20 ottobre, alcuni cittadini saranno ricevuti in Comune per presentare la petizione che ha raccolto oltre 350 firme e che propone di collocare il suk ai Giardini Reali, primi firmatari Fabrizio Genco e Raffaele Petrarulo: "Sono stupito del fatto che per l'ennesima volta il Comune sia andato contro i cittadini e la Circoscrizione - afferma Fabrizio Genco, consigliere della Sei e membro della Lista Civica Sicurezza e Legalità Torino Nord -. Ci riserviamo di capire quali siano le intenzioni future. Intanto domenica continueremo la nostra protesta in corso Novara".

Oltre all'abusivismo più volte paventato da residenti e opposizione, il tassello che manca è altresì quello dei controlli da parte delle forze dell'ordine, dichiarati troppo evanescenti: "Dopo sei mesi di proposte da parte nostra, si certifica oggi l'incapacità di una giunta dove ogni cosa che tocca la peggiora - ha affermato il capogruppo leghista Fabrizio Ricca -. Chiediamo per domenica che oltre ad un presidio dell'esercito venga affiancato anche un nucleo cinofilo e antidroga per prevenire lo spaccio e il Nucleo Servizi Mirati della polizia municipale per combattere l'abusivismo commerciale. La promessa che facciamo ai torinesi è che a maggio dell'anno prossimo governeremo la città e questo abominio sparirà."
 

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