Tragedia di piazza San Carlo: morto uno dei feriti di quella sera, forse per i traumi subiti
Gli era stato anche amputato un piede
La procura di Torino dovrà valutare se la morte dell'imprenditore sanmarinese Anthony Bucci, 49 anni, avvenuta lo scorso 23 gennaio 2020 a Monza, può essere stata in qualche modo alla tragedia di piazza San Carlo del 3 giugno 2017. Se così fosse, si tratterebbe della terza morte provocata dal panico di quella sera dopo Erika Pioletti di Domodossola (Verbania) e Marisa Amato di Beinasco. Chiaramente, visto che l'uomo soffriva di diversi problemi di salute, il legame è tutto da dimostrare. Per l'accaduto sono già stati condannati in primo grado, a dieci anni testa, quattro rapinatori che provocarono il panico spruzzando spray al peperoncino. Ieri, lunedì 17 febbraio, sono invece stati rinviati a giudizio gli amministratori per le ipotetiche responsabilità nell'organizzazione e nella gestione della piazza.
Il caso della morte dell'imprenditore Anthony Bucci
Quella sera anche Anthony Bucci (nella foto qui sopra) si trovava in piazza San Carlo. Nella confusione gli caddero addosso cinque persone e da allora, anche per precedenti problemi di salute (era diabetico), non era più riuscito a riprendere le forze, tant'è che non poté lavorare per molti mesi. Anche a causa del lungo periodo di immobilità, il 23 ottobre 2018 aveva subito l'amputazione di un piede. Le sue condizioni sono poi andate progressivamente peggiorando fino alla morte.
Bucci faceva già parte delle parti civili del processo. Era rappresentato dall'avvocato Caterina Biafora che ora sta per fare analizzare le cartelle cliniche da un consulente allo scopo, eventualmente, di fare mutare i capi di imputazione degli imputati aggiungendo il suo caso tra i morti provocati da quei terribili eventi. "Al momento - dichiara Biafora - non abbiamo alcuna certezza della correlazione tra quanto accaduto in piazza San Carlo e l'evento del decesso".
Bucci era noto a San Marino per il suo impegno politico (si candidò nel 2006 con Noi Sammarinesi) e per avere ricoperto anche l’incarico di presidente dell’Azienda dei Servizi.
I rinvii a giudizio e i processi con rito abbreviato
Nove imputati accusati di omicidio, lesioni e disastro colposo, sono stati rinviati a giudizio dal gup Maria Francesca Abenavoli, che ha accolto le richieste del procuratore aggiunto Vincenzo Pacileo, coordinatore delle indagini sulle carenze nella gestione della piazza. Il processo inizierà il 25 giugno 2020 davanti alla Corte d'assise.
La sindaca Chiara Appendino, l'ex questore Angelo Sanna e altri imputati, invece, saranno processati con rito abbreviato (quindi a porte chiuse e con sentenza conclusiva della stessa giudice quindi) a partire da venerdì 21 febbraio 2020.
Soltanto Danilo Bessone, direttore di Turismo Torino, non affronterà nessuno dei due processi: ha chiesto di patteggiare una condanna a un anno e sei mesi,