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Cronaca Aurora / Corso Brescia

Tossici a cielo aperto, il degrado dilaga in corso Brescia "Soluzioni immediate"

I tossicodipendenti si fanno di eroina ai bordi delle strade mentre la periferia annega nel degrado più totale. "I controlli non bastano più, dobbiamo agire in modo diverso"

Ha fatto il giro del web ed è finito sulle principali pagine che parlano di degrado nella nostra città. Uno scatto che ritrae uno scenario purtroppo quotidiano al quale i residenti sono costretti a sottostare: il ritratto delle periferie che sempre più spesso annegano nel degrado, immortalato col cellulare di un residente e senza neppure tanta fatica. In corso Brescia trovarsi davanti a qualcuno che, sdraiato sui divani abbandonati a fianco delle carreggiate, si fa di eroina è diventato ormai un abituè. I numeri della polizia municipale su arresti e controlli effettuati in zona sono allarmanti, ma "c'è da scommettere che i reati commessi e le situazioni illegali siano molte di più". In corso Brescia e aree limitrofe, a monitorare la situazione, ci pensa anche il circuito di sorveglianza, oltre ai servizi di prevenzione effettuati dalle pattuglie: "Solo negli ultimi mesi sono state arrestate 20 persone per spaccio di sostanze stupefacenti - ha affermato l'assessore alla Polizia Municipale Giuliana Tedesco - controllate 61 persone e ben 27 veicoli". Numei che evidenziano un fenomeno preoccupante, ma che non rendono giustizia a quella che è di fatto il "pattume" a cui sono costretti i residenti quotidianamente.

La cittadinanza lamenta l'abbandono da parte delle istituzioni che, nonostante abbiano provveduto, in specie, a intensificare i controlli da parte della polizia municipale, sembrano non riuscire a mettere mano e risolvere il problema dello spaccio e, conseguentemente, del degrado. Tossicodipendenti en plain air che attendono la dose quotidiana dai rivenditori, bivacchi continui, siringhe addirittura conficcate all'interno della corteccia degli alberi come punteruoli. Una landa desolata, la fotografia di una periferia che viaggia troppo spesso parallela al centro città e che rimane da questa costantemente separata.

"Dobbiamo cominciare col chiudere gli hub per lo spaccio della droga - lamenta il consigliere Magliano - quegli African market che diventano appoggio per i pusher e nei quali circola senza controllo la sostanza stupefacente. Quello che facciamo non è sufficiente e lo dicono i cittadini: si sento abbandonati". Per la chiusura di qusti hub, tuttavia, non bastano i controlli degli agenti della polizia municipale: l'ultima parola spetta, infatti, al questore, unico organo a cui compete decidere in merito. Dopo le 18 di sera corso Brescia, via Bologna e limitrofe si trasformano in una terra di nessuno dove la microcriminalità dilaga e pusher e spacciatori ne sono padroni. "I controlli sono estemporanei ed evanescenti - conclude Magliano -. Dobbiamo fare di più, questa situazione è intollerabile".

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