Torino dichiara guerra allo spreco alimentare con Slow Food e Last Minute Market
Fassino ha sottoscritto un protocollo facendo così del capoluogo piemontese la prima città ad adottare la "Dichiarazione congiunta europea contro lo spreco alimentare"
E' un problema serio, forse fino a oggi sottovalutato. Torino dichiara guerra allo spreco alimentare: il sindaco Piero Fassino, ha sottoscritto nella giornata di giovedì un protocollo con Slow Food e Last Minute Market, facendo così del capoluogo piemontese la prima città ad adottare la "Dichiarazione congiunta europea contro lo spreco alimentare". Il manifesto contribuirà a dare vita, nel 2013, all' "Anno mondiale dello spreco", con l'obiettivo di azzerare il fenomeno in Europa entro il 2025.
Le idee per affrontare il problema sono sostanzialmente tre: dirottare il surplus di cibo a chi ne ha bisogno; educare i giovani a evitare sprechi individualmente; sostenere le piccole produzioni dei paesi in via di sviluppo, con donazioni e incentivi. Le cifre parlano da sole: solo dal campo alla tavola, si verifica il 35% degli sprechi, con 20 milioni di tonnellate di cibo buttate via ogni anno, per un costo di circa 10-12 miliardi di euro. Un intero paese come la Spagna potrebbe coprire il suo fabbisogno alimentare con queste risorse.
"Oltre allo spreco dei prodotti - ha spiegato il presidente di Slow Food Piemonte-Valle d'Aosta, Bruno Boveri - c'é la trappola della invisibilità, perché il rifiuto non si vede, ma comporta costi aggiuntivi per lo smaltimento e per combattere l'inquinamento". "Torino e il Piemonte sono sensibili da tempo a questo tema - ha spiegato Fassino - e Slow Food non a caso è nato qui. Occorre favorire la consapevolezza e noi siamo pronti a farlo con opere concrete. Non è più tollerabile, soprattutto in tempi di crisi, un livello così alto di spreco e dobbiamo pensare a trasformare questo fenomeno negativo in opportunità positiva per la comunità".
Sempre in questa direzione si è mosso anche il Consiglio Regionale del Piemonte dove il Pd sta preparando una proposta di legge bipartisan contro lo spreco alimentare per sostenere progetti di riciclo a favore di associazioni ed enti locali per costruire una rete di solidarietà economica, sociale e umana.
Fonte Ansa
