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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Torino docet: l’outdoordesign per l’architettura del paesaggio

Giardini, terrazzi, piazze, parchi… progettare gli spazi esterni tra fascino e relax. Parola alle paesaggiste S. Naretto e C. Otella che dalla duplice sede del loro studio, a Torino e Cuneo, si muovono in tutto il mondo per progettare ambenti naturali unici.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TorinoToday

Dalla duplice sede del loro studio Linee Verdi, a Torino e Cuneo, Stefania Naretto e Chiara Otella ci hanno raccontato un lavoro, quello di paesaggiste e progettiste di ambienti naturali, fatto di costante dialogo di natura con progettazione, di piante e fiori con pezzi d'arredo. Una chiacchierata, insomma, che ha svelato la stretta relazione che intercorre tra natura e arredamento. Sembra infatti che l'outdoor design al servizio dell'architettura del paesaggio non abbia limiti spazio-temporali: gli eventi si susseguono durante tutto l'anno ogni anno, in tutto il mondo, all'insegna di innovazione e creatività. Flower Moscow Show (Mosca), Arketipos (Bergamo), Flormart (Padova), solo per citare alcune recenti kermesse.

Giardini, terrazzi, piazze, parchi… progettare gli spazi esterni tra fascino e relax portando ovunque il tocco unico del Made in Italy. Parola alle torinesi Stefania e Chiara.

1) Cominciamo dall'inizio: come scegliete le piante da impiegare nei vostri progetti e i vasi in cui presentarle?

Il luogo stesso da progettare (indoor/outdoor - esposizione - clima - desiderata della committenza) suggerisce le piante che possono essere impiegate al suo interno. Solo se la scelta risulta corretta, le piante riusciranno a vivere sane e rigogliose nelle fioriere più adatte alle loro caratteristiche.

1) Nel vostro lavoro di progettiste di ambienti, che ruolo date ai vasi: semplici complementi d'arredo o qualcosa di più?

I vasi non solo rappresentano un complemento d'arredo molto importante, ma vengono ogni volta individuati per rafforzare l'idea progettuale e per esaltare, con coerenza ed equilibrio, le caratteristiche delle piante scelte per l'ambientazione.

2) Possiamo arrivare ad affermare quindi che il giusto vaso può migliorare la "vita" di una pianta? Esistono vasi più adatti a specifiche tipologie di piante? E quali sono, invece, gli stili che si adeguano più facilmente a composizioni diverse nonché alle dimensioni di qualsiasi (o quasi) pianta?

A seconda del tipo di pianta che si decide di inserire in un progetto si sceglie la dimensione del vaso, poiché ogni tipologia di pianta ha uno sviluppo radicale preciso e diverso. Le collezioni Serralunga, in tal senso, offrono una vasta gamma di vasi con forme, colori e dimensioni diverse. Per gli alberi, per esempio, sono necessari almeno 80 cm di substrato, per gli arbusti 60 cm e per gli erbacei e piccoli arbusti tra i 20 cm e i 40 cm. Più in generale i vasi in resina, come quelli di Serralunga per esempio, di norma sono quelli che coniugano un buon impatto estetico alla praticità ed alla creazione di buone condizioni per la vita delle piante.

3) Facciamo un esempio concreto. Ricordate collezioni che avete trovato particolarmente adatte a specifiche piante ed esigenze di progettazione?

Nel progetto del verde dell'edificio residenziale "I Graffiti" sono stati utilizzati Vas-One e Vas-Two come veri e propri elementi architettonici di facciata. Le grandi dimensioni di queste fioriere hanno permesso la scelta di specie arboree di medio sviluppo come Acer saccharinum e Acer campestre.
In particolare abbiamo notato che Vas-One, date le sue dimensioni e il design originale, è adatto ad arbusti di una certa dimensione (es. bamboo, osmanthus, photinia a cespuglio) oppure, di contrasto, è molto suggestivo anche quando ospita un'unica essenza alta al massimo 20-30 cm come ad esempio liriope muscari o bamboo nano.

4) Qualche altro esempio?

Di recente ha raggiunto particolare successo la specie erbacea di Hibiscus moscheutos o Hibiscus palustris. Si classifica come ibisco d'acqua perché, per vegetare, ha bisogno di quantità elevate e costanti di acqua. È caratterizzato da portamento eretto, i fusti tendono ad assumere una conformazione legnosa, e steli pubescenti con sezione stellata. Le foglie hanno forma ovata, per la maggior parte dei casi intere. Si tratta di foglie caduche, la specie è sempre spogliante. Le radici sono l'unica parte perenne della pianta, anche il fusto muore. I fiori sono bianchi, oppure di colore rosso scuro; raggiungono un diametro di circa 18 centimetri e fioriscono da luglio a settembre. Attualmente sono molto diffuse delle varietà di ibridi con fiori di colore rosso intenso. In vaso è coltivabile solamente se si può garantire una costante riserva idrica. È importante che l'acqua mantenga sempre un'altezza pari ad un terzo della profondità del vaso: solo così la pianta può crescere al meglio. Ecco, per questa pianta è di grande effetto l'abbinamento con il cache pot New Wave.

5) Colori: fiori e piante VS vasi… Preferite cromatismi in armonia secondo una logica di continuità o, al contrario, di contrasto?

Lo stile adottato da Lineeverdi nella maggior parte dei progetti prevede la scelta di foglie e fiori prevalentemente secondo una logica di continuità cromatica. Il contrasto viene creato con la presenza di un elemento fuori dal coro, ad esempio un vaso di colore rosso in mezzo a tanti vasi bianchi.

6) Nell'outdoor design i vasi detengono spesso un'importante funzione di ripartizione: vi viene in mente un particolare progetto realizzato da Linee Verdi nel quale tale funzione risulti impattante?

Nel progetto "Uno sguardo su Torino", trattandosi di un terrazzo ampio e lungo, i vasi e i complementi di arredo sono serviti a creare stanze ideali in cui è' stato suddiviso lo spazio esterno: ingresso - salotto - relax - gioco - studio.

7) Vi salutiamo con un'ultima domanda. Quali sono gli ultimi due progetti outdoor o indoor nei quali i vasi hanno giocato un ruolo dominante e per quali specificità li avete scelti? In cosa rispondevano alle esigenze progettuali e/o creative?

Nuovi uffici Novacoop srl a Vercelli: in questo caso abbiamo scelto di utilizzare alcuni Vas One e una serie di Kabin. I Vas-One sono stati utilizzati in due diversi modi: all'interno dell'atrio principale, dove vi sono più di 5 metri di altezza a disposizione per le piante, li abbiamo usati per ospitare degli esemplari di Canfora, (cinnamomum camphora) di grandi dimensioni. Solo questo tipo di vaso, date forma e dimensioni, permette la sopravvivenza di piante di questa grandezza. In altri ambienti, dove l'effetto voluto era di una composizione moderna e di grande impatto, abbiamo invece abbinato gli stessi Vas-One, ad essenze erbacce in grandi masse uniformi, quali sanseviera o spathiphyllum.

Attico con piscina a Torino: in questo terrazzo abbiamo scelto di utilizzare il modello Top Pot Hard nei colori rosso e bianco-nero. Questo vaso dalla forma originale, ben inserito nel contesto circostante ed esaltato con le giuste piante (nerium oleander nano) lascia un'impronta caratteristica all'interno dello spazio che lo ospita.

Grazie Stefania, grazie Chiara!

Per maggiori informazioni
www.serralunga.it
ufficio stampa: press@fishouse.it | +39 0423 494266

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