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Cronaca Vallette

Stupro inventato, "La Stampa" chiede scusa per il titolo razzista

"Mette in fuga i due rom che violentano sua sorella". Un titolo razzista "mette nei guai" il primo quotidiano torinese, che poi chiede scusa con un editoriale firmato. Ma è ancora polemica

Non si placano le polemiche per lo stupro inventato dalla ragazza di sedici anni delle Vallette, dopo il quale un gruppo di persone ha assaltato e incendiato a Torino un campo nomadi all'estrema periferia nord, zona Continassa.

Il giorno dopo la denuncia della ragazza, La Stampa aveva pubblicato un titolo che ha destato scalpore: "Mette in fuga i due rom che violentano sua sorella". Un titolo "inconsapevolmente" ma evidentemente razzista, per il quale lo stesso quotidiano di via Marenco ha chiesto scusa con un editoriale firmato da Guido Tiberga.

"Il razzismo di cui più dobbiamo vergognarci  si legge - è quello inconsapevole, irrazionale, che scatta in automatico anche quando la ragione, la cultura, le convinzioni più profonde dovrebbero aiutarci a tenerlo lontano. Ieri, nel titolo dell’articolo che raccontava lo «stupro» delle Vallette abbiamo scritto: «Mette in fuga i due rom che violentano sua sorella».

Un titolo che non lasciava spazio ad altre possibilità, né sui fatti né soprattutto sulla provenienza etnica degli «stupratori». Probabilmente non avremmo mai scritto: mette in fuga due «torinesi», due «astigiani», due «romani», due «finlandesi». Ma sui «rom» siamo scivolati in un titolo razzista. Senza volerlo, certo, ma pur sempre razzista. Un titolo di cui oggi, a verità emersa, vogliamo chiedere scusa. Ai nostri lettori e soprattutto a noi stessi".

IL TITOLO "INCRIMINATO"

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