Da Roma per vedere la partita in piazza, Manuel: “Una delle giornate più brutte della mia vita”
Ormai sono passati 2 giorni dai fatti di Piazza San Carlo, ma quello che è successo non lo dimenticherò mai. Avevamo appena preso il terzo gol dal Real quando comincia a tremare tutto, penso subito ad una forte scossa di terremoto, cadiamo tutti a catena, la gente mi passa sopra e non riesco ad alzarmi ma penso solo a proteggermi con le mani.
Dopo qualche secondo per fortuna riesco ad alzarmi e comincio a correre come se non ci fosse un domani, con la paura che qualcuno armato ci insegua, insieme a me tante persone terrorizzate, gente che grida e cerca i propri parenti. Dopo aver fatto quasi 1 km correndo entro in un bar ma fuori vedo gente che corre, così insieme ad altre persone ci nascondiamo nel bagno, terrorizzati.
I dipendenti del bar chiudono subito le serrande per paura che ci fosse qualche terrorista. Quando esco vedo scene di guerra: sangue in terra, persone che corrono senza scarpe con maglie stracciate e la disperazione nel volto di tutti.
Piazza Castello è una zona di guerra. In terra centinaia di persone con gambe squarciate dai vetri e con convulsioni... decine di ambulanze che non riescono a soccorrere tutti. Mi avvicino ad una coppia e ad un anziano per confortarli visto che piangono per lo shock, quando capisco che non c'è stato alcun attentato torno al pullman e ripasso da Piazza San Carlo che è devastata: sangue ovunque, abbandonati zaini, maglie, scarpe, occhiali, cellulari, poi tante bottiglie di birra a terra.
Ripartiamo e ci fermiamo al pronto soccorso di Asti perché un ragazzo che è con noi sul pullman si è tagliato il piede. Alle 3 di notte ripartiamo per Roma dove arriviamo al mattino.
Si è chiusa una delle giornate più brutte della mia vita.
Voglio ringraziare le tante persone che mi hanno chiamato o mi hanno scritto un messaggio privatamente!
Manuel Sordi