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Cronaca

Termosifoni spenti e crepe nei muri: monta la protesta degli studenti del Majorana

Questo ennesimo episodio, che segue la chiusura d'emergenza del Rosa Luxemburg e del Copernico, non fa altro che confermare il pessimo stato degli edifici scolastici

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TorinoToday
Mercoledì scorso 32 classi del liceo scientifico Ettore Majorana sono rimaste fuori, sotto la pioggia, per esprimere il proprio malcontento a proposito delle condizioni in cui versa la loro scuola. A far scattare la protesta, cui si aggiungono le recriminazioni contro lo stato dei muri, solcati da crepe molto lunghe e profonde, sono state le temperature gelide che gli studenti hanno dovuto sopportare nelle aule per due giorni. Era infatti da lunedì che i termosifoni non funzionavano, tanto che mercoledì mattina si registravano 15 gradi.
 
Progetto Scuola continua quindi a maggior ragione la propria campagna contro lo stato cui sono abbandonate le scuole. Questo ennesimo episodio, che segue la chiusura d'emergenza del Rosa Luxemburg e del Copernico, non fa altro che confermare il pessimo stato degli edifici scolastici, per non dire della Scuola Pubblica nel suo complesso. Le scuole sono trattate da amministratori svogliati e senza idee alla stregua di un problema fastidioso da gestire con il minor dispendio possibile di energie e di risorse. Tanto, pensano, chi possiede i mezzi economici adeguati potrà sempre andare a studiare in una scuola privata, meglio se all'estero. E' sempre più chiaro che dell'Italia, dei suoi giovani e del loro benessere non importa più di tanto alla classe politica che ci governa.
 
Progetto Scuola Torino
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