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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Perseguita moglie e figlio, ex marito si taglia le vene in carcere

Il 46enne accusato di atti persecutori nei confronti della sua ex compagna ha tentato di farla finita. Ora è sorvegliato a vista

Luigi Garofalo, il 46enne accusato di atti persecutori nei confronti della moglie, ha tentato di togliersi la vita in carcere. Tagliandosi le vene. Lo ha reso noto il suo avvocato, Fabrizio Bonfante. L'episodio risale al pomeriggio di martedì 2 maggio.

L’uomo, che la sera di mercoledì 26 aprile si è ripresentato nel bar che l'ex moglie gestisce nel quartiere Barriera di Milano, è stato medicato e ora è sorvegliato a vista.

Garofalo era stato arrestato una prima volta lo scorso 8 marzo dopo che aveva puntato una pistola, forse una scacciacani, contro il figlio 19enne che, a suo dire, prendeva le parti della madre.

Da allora, dopo il primo arresto e la scarcerazione, per lui vige il divieto di avvicinarsi ai familiari. Divieto che avrebbe già ignorato, portando l'ex moglie a raccontare di essere stata minacciata, anche di morte.

L'ex moglie, 46 anni, e il figlio 20enne, inoltre, avrebbero messo in vendita i due esercizi pubblici.

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