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Cronaca Chiomonte / via dell'Avanà

Fuochi d'artificio contro gli sbarramenti, tensioni nella notte vicino al cantiere Tav

Le forze dell'ordine hanno risposto con il lancio di lacrimogeni. In prima linea tra i manifestanti Nicoletta Dosio, evasa dai domiciliari

Tornano a protestare gli attivisti del movimento No Tav e tornano i disordini in prossimità del cantiere della linea ad alta velocità Torino-Lione a Chiomonte.

Circa 80 manifestanti, tra cui numrrosi esponenti del centro sociale Askatasuna (alcuni dei quali sono stati identificati dalla Digos) hanno dato vita nella notte di oggi, sabato 29 ottobre, alla passeggiata notturna che ha raggiunto lo sbarramento delle forze dell'ordine schierate sul sentiero che parte dall'abitato di Giaglione, dove è stato allestito una sorta di campo base per l'iniziativa e per quelle programmate nei prossimi giorni. I manifestanti sono stati mantenuti a circa un chilometro dal cantiere, hanno effettuato una battitura degli sbarramenti e hanno acceso fuochi ed esploso decine di fuochi artificiali. Le forze dell'ordine hanno risposto con il lancio di lacrimogeni. La situazione è tornata alla normalità intorno alle 2.

In prima fila tra i manifestanti c'era Nicoletta Dosio, evasa da oltre un mese dagli arresti domiciliari a cui sarebbe sottoposta per un provvedimento relativo a un'altra manifestazione analoga. La donna è stata scortata dai manifestanti fino al circolo La Credenza di Bussoleno.

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L'iniziativa è scattata poco dopo l'assemblea che si è tenuta a San Didero, indetta dalla sindaca Loredana Bellone, con le persone (al momento sono arrivate una ventina di lettere, ma ne sono ancora attese nei prossimi giorni) per cui Telt, la società incaricata della costruzione della nuova linea, ha disposto gli espropri dei terreni. Hanno partecipato tecnici e legali.

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