rotate-mobile
Cronaca

Tav: Consiglio dei Ministri, via libera a retifica trattato con la Francia

"Il provvedimento non comporta oneri di spesa", precisa il ministro allo Sviluppo Economico Flavio Zanonato

Al via in Consiglio dei ministri il disegno di legge che ratifica l’accordo tra Italia e Francia e le condizioni per l'esercizio della nuova ferrovia ad alta velocità.

"Il provvedimento non comporta oneri di spesa", ha specificato il ministro allo Sviluppo Economico Flavio Zanonato. "Quello di oggi - spiega Mario Virano, presidente della commissione intergovernativa - è un passaggio importante grazie al quale si entra nel meccanismo operativo. E' un passaggio fondamentale che innesca una serie di processi attuativi di grande importanza. Ed è anche il coronamento dell'impegno del governo che sulla Torino-Lione ha agito con grande determinazione fin dalle primissime settimane". Quando il trattato sarà approvato dal Parlamento, partirà l'iter per la costituzione del nuovo soggetto promotore che subentrerà alla Ltf (Lyon Turin Ferroviaire) e bandirà le gare d'appalto per i lavori della infrastruttura da 8,3 miliardi di euro, il cui inizio è previsto all'inizio del 2014.

"Stiamo dando un'accelerazione a quest'opera strategica - dice Maurizio Lupi, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture - mantenendo tutti gli impegni che ci siano assunti con i rappresentanti degli enti locali, con la Francia e con l'Unione Europea. Il Governo - conclude Lupi - conferma la decisione della priorità di quest'opera strategicà". Roberto Cota chiede che "che venga impressa la maggiore accelerazione possibile alla realizzazione di quest'opera che è stata decisa, è necessaria e va fatta". Per il senatore del Pd Stefano Esposito, "é stata una settimana storica" per "quest'opera fondamentale" ed elenca i gli atti maturati nei giorni scorsi: "l'approvazione delle mozioni a sostegno della Tav, lo stanziamento di 30 milioni per la Valle di Susa in aggiunta ai 10 approvati dal Cipe".

Contrarietà al disegno di legge da parte del fronte del no. "E' - sostiene Sel - la prosecuzione di un errore che porta a sostenere un'opera non più utile e che non tiene conto dell'opposizione di migliaia di persone e di decine di amministratori locali". Paolo Ferrero, segretario nazionale di Prc, accusa: "Non sono mai state ascoltate veramente le ragioni di chi si oppone alla Tav, la volontà dei valusini è stata calpestata". Marco Scibona, il senatore del Movimento 5 Stelle, residente in Valle di Susa, sottolinea la sua idea di "incostituzionalità di quella parte del trattato che prevede la cessione di sovranità alla Francia di parte del territorio della Valsusa". Inoltre, dice Scibona "il sottosegretario ai Trasporti Rocco Girlanda, che abbiamo incontrato, ha svelato ciò che in Valle di Susa è noto da anni: non esiste alcun impegno nei confronti dell'Europa alla realizzazione della Torino-Lione".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tav: Consiglio dei Ministri, via libera a retifica trattato con la Francia

TorinoToday è in caricamento