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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca San Salvario / Via Nizza

Accerchiarono un autista Uber a febbraio, a processo due tassisti

L’episodio avvenne il 28 febbraio alle due di notte in via Nizza, nei pressi della stazione di Porta Nuova. Un autista del servizio Uber Pop fu costretto a chiamare la polizia per riuscire a sfuggire all’ira dei tassisti

Accerchiarono un autista Uber davanti alla stazione di Porta Nuova minacciandolo e insultandolo fino all’arrivo della polizia. L’episodio, avvenuto alla fine del mese di febbraio in via Nizza, ha portato al rinvio a giudizio per due tassisti per i reati di violenza privata e ingiurie. In questo caso il pubblico ministero - Patrizia Caputo - ha deciso di procedere con la citazione diretta e cioè saltando l’udienza preliminare e andando direttamente a processo.

Quella del 28 febbraio fu una notte che sapeva molto di spedizione punitiva visto che il servizio Uber Pop stava prendendo sempre più piede in città. Le proteste cominciarono già nelle settimane precedenti culminando il 17 febbraio in una grande manifestazione che vide la partecipazione di duemila tassisti davanti alla sede dell’Autority dei Trasporti in zona Lingotto e alla Regione Piemonte in piazza Castello. Parte della politica si schierò apertamente con i taxi, ma le acque non si calmarono ugualmente.

Prima delle decisioni di questa estate con la messa al bando del servizio Uber, ci fu ancora un episodio per cui la magistratura sta continuando le indagini. A maggio un altro autista illegittimo fu preso di mira, inseguito e accerchiato da alcuni tassisti che raccontarono di essere stati inizialmente travolti. Una versione smentita da diversi testimoni. I quattro tassisti coinvolti ora risultano indagati per violenza privata, minacce e rischiano anche la calunnia.

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