La polizia usa per la prima volta il taser: è servito a fare arrendere un aggressore
L'intervento nel corso dell'ennesimo sgombero alla ex Gondrand, il ragazzo aveva impugnato una bottiglia rotta
Annunciato per metà febbraio 2022, il taser in dotazione alle volanti della polizia è entrato in servizio ufficialmente lunedì 21 marzo ed è stato utilizzato per la prima volta ieri, martedì 22, nel corso di un controllo e del successivo sgombero della ex Gondrand di via Cigna, tradizionale rifugio per disperati dal 2017, quando fu chiusa. Nel corso dell'operazione sono state trovate 20 persone e, a un certo punto, un gambiano di 25 anni ha preso un coccio di bottiglia trovato per terra, minacciando i poliziotti.
Una delle tre pattuglie munite di taser è intervenuta e ha fatto partire il cosiddetto arco voltaico, una scintilla di avvertimento che precede la scarica vera e propria. A quel punto il giovane si è arreso ed è stato trasportato nel commissariato Barriera di Milano, dove è stato arrestato per resistenza. “Questo episodio - commenta Pietro Di Lorenzo, segretario provinciale del sindacato di polizia Siap - mostra, senza ombra di dubbio, la strumentalità delle obiezioni al taser, che resta una dotazione necessaria e che in questo caso ha permesso di procedere nelle operazioni di polizia inducendo l’aggressore ad arrendersi senza ulteriori violenze e conseguenze fisiche per gli operatori e per lui. Senza il taser staremmo commentando l’ennesimo atto violento che si sarebbe concluso con poliziotti feriti".
Il taser può essere utilizzato solo in determinate circostanze e a determinate condizioni. Non può essere utilizzato arbitrariamente dalla pattuglia ma deve essere autorizzato dalla centrale operativa che, quando autorizza, allerta anche un'ambulanza per soccorrere la persona qualora i dardi elettrici feriscano la persona. È vietato nei trattamenti sanitari obbligatori psichiatrici a meno di estrema pericolosità del soggetto.
